Le più audaci missioni spaziali si portano dietro una lunga scia di fallimenti, ecco perché.

L’esplorazione dello spazio è costellata di fallimenti, ritardi e problemi di budget. I problemi per la Casa Bianca iniziarono nel gennaio del 1972, quando il presidente Nixon propose che gli Usa si imbarcassero su un nuovo tipo di astronave, riutilizzabile e conosciuto come Space Shuttle. “Ridurrà i costi dell’astronautica”, aveva detto, promettendo che il veicolo sarebbe stato altamente affidabile e che le sue spese sarebbero state forse un decimo rispetto a quelle dei razzi precedenti. Invece, si rivelarono circa 10 volte più costose e molto più soggette a guasti.

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Il problema dei viaggi spaziali

A gennaio del 1984 il presidente Reagan, evocando il discorso di Kennedy sulla Luna, propose che gli Stati Uniti costruissero una stazione spaziale permanentemente occupata entro un decennio. La stima del costo era di 8 miliardi di dollari. In effetti, la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale durò 16 anni e i costi salirono a 100 miliardi di dollari.

Nel 1989, in un discorso in onore del 20° anniversario del primo sbarco sulla Luna, Bush padre propose che la NASA stabilisse una base sulla Luna e inviasse una spedizione su Marte per iniziare “l’insediamento permanente dello spazio”. Fissò l’obiettivo per Marte entro il 2019, ma gli sforzi furono vani, quando le stime dei costi raggiunsero i 400 miliardi di dollari. Speriamo di riuscirci entro il 2030.

Howard E. McCurdy, uno storico dello spazio dell’American University, ha osservato che la maggior parte delle iniziative presidenziali sono fallite a causa del poco realismo di chi le aveva annunciate. “Il tasso di successo delle più audaci missioni spaziali è più o meno lo stesso di quello delle missioni su Marte: vale a dire, due su tre falliscono”, ha detto.

La morale della favola è che il successo richiede ciò che i presidenti John F. Kennedy e Lyndon B. Johnson ottennero in passato: una completa ristrutturazione della NASA al passo con i tempi che cambiano. Staremo a vedere se con l’avvento di società private come SpaceX la NASA riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi entro i termini stabiliti.

Riferimenti: StarNews