La quinta missione della NASA con equipaggio a bordo iniziò la mattina del 16 aprile del 1972. Ripercorriamo il viaggio sulla Luna del mitico Apollo 16.

La quinta missione di allunaggio della NASA iniziò dal Kennedy Space Center della Florida con un gigantesco razzo Saturn V. Il comandante dell’Apollo 16 era John W. Young. Insieme a lui, nel modulo di comando c’era il pilota Thomas K. Mattingly e quello del modulo lunare Charles M. Duke. Dopo che il razzo li ebbe portati in orbita attorno alla Terra, il terzo stadio si è riacceso per accompagnarli dolcemente sulla Luna. E dopo 3 giorni, i tre astronauti sono arrivati nell’orbita lunare: era il 19 aprile 1972.

L’equipaggio dell’Apollo 16: da sinistra, Thomas K. Mattingly, John W. Young e Charles M. Duke. Credit: NASA

La partenza dell’Apollo 16

Il conto alla rovescia, per gli astronauti, iniziò la mattina del 14 aprile. Mentre gli ingegneri della NASA rifornivano il razzo e controllavano che tutto fosse a posto, i tre astronauti mangiavano la loro classica colazione a base di carne e uova, prima di indossare le tute spaziali e recarsi presso il Launch Pad 39A. Lì sarebbero poi saliti a bordo della navicella spaziale vera e propria, sul modulo di comando Casper. Young si sistemò sulla sinistra, Duke a destra, mentre Mattingly si mise al centro. Migliaia di spettatori si radunarono lungo le spiagge vicino al Kennedy per assistere al lancio, quel giorno. Tra l’altro arrivò pure il vicepresidente Spiro T. Agnew assieme ad alcuni dirigenti della NASA, per non perdersi il conto alla rovescia.

Conto alla rovescia che proseguì senza particolari intoppi, con il decollo che avvenne alle 12:54 del 16 aprile 1972. L’Apollo 16 venne lanciato in un limpido cielo pomeridiano e dieci secondi dopo il lancio, la responsabilità della missione passò immediatamente a Houston. In questo frangente il direttore di volo Eugene F. Kranz, assieme all’astronauta della NASA C. Gordon Fullerton comunicò con la capsula per accertarsi delle condizioni degli astronauti durante il volo. Dopo essere arrivato ad un’altitudine di 64 chilometri, i motori del primo stadio si spensero e quest’ultimo venne rilasciato in mare. Il secondo stadio ha poi continuato ad alimentare l’ascesa, portando il veicolo spaziale in orbita. Qui c’è stato il distacco dal secondo stadio e il terzo stadio ha preso “il controllo”. Mitiche le parole dell’astronauta Young a gravità zero: “Ragazzi, è semplicemente bellissimo quassù. È davvero fantastico.

Riferimenti: https://www.nasa.gov/feature/50-years-ago-apollo-16-launches-to-the-moon