Il telescopio spaziale Hubble è riuscito a catturare l’esplosione di energia di una stella appena nata. Ecco l’incredibile scatto postato dalla NASA.

Il telescopio spaziale Hubble non smette di stupirci. Di recente, infatti, è riuscito a catturare l’esplosione di energia di una stella appena nata e la foto ha fatto immediatamente il giro del web. Nell’immagine si vede chiaramente il lampo prodotto da una stella che si trova nelle sue prime fasi di vita. Il getto incandescente di gas viaggia a velocità supersoniche e, quando entra in collisione con il materiale che circonda la stella, lo fa brillare. Il risultato, come potete vedere, sono queste strutture colorate e sottili che gli astronomi chiamano Herbig-Haro, nella parte inferiore destra dell’immagine.

La foto scattata dal telescopio spaziale Hubble. Credit: ESA/Hubble e NASA, B. Nisini

Cosa sono gli oggetti cosmici Herbig-Haro

Gli oggetti Herbig-Haro si evolvono e cambiano in modo significativo nel giro di pochi anni. Questo particolare oggetto chiamato HH34 era già stato catturato da Hubble tra il 1994 e il 2015. Si trova a circa 1.250 anni luce dalla Terra nella Nebulosa di Orione, una vasta regione di formazione stellare visibile a occhio nudo. La Nebulosa di Orione è uno dei siti di formazione stellare più vicini alla Terra e come tale, è stata studiata molto attentamente dagli astronomi. L’obiettivo è saperne di più su come nascono le stelle e come si evolvono i sistemi planetari intorno ad esse.

I dati di questa immagine sono frutto di una serie di osservazioni effettuate dal telescopio spaziale Hubble: gli scienziati si sono concentrati su quattro getti luminosi e li hanno fotografati con la Wide Field Camera 3 del telescopio. Si tratta di studi che servono anche a spianare la strada a quello che sarà il lavoro del telescopio spaziale James Webb, attualmente in orbita attorno al Sole. Webb, infatti, osserverà lo spazio a lunghezze d’onda prevalentemente infrarosse e sarà in grado di scrutare attraverso gli involucri di polveri e gas che circondano le protostelle in formazione. Non ci resta che aspettare le prime foto di questo potentissimo strumento.

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