L’osservatorio di raggi gamma HESS ha rivelato il processo di accelerazione delle particelle cosmiche attorno ad una nana bianca. Per la prima volta siamo riusciti a vedere dettagli senza precedenti.

Grazie all’aiuto di sofisticati telescopi, i ricercatori sono riusciti ad osservare l’accelerazione di particelle cosmiche come mai prima d’ora. Le osservazioni effettuate con l’osservatorio di raggi gamma HESS, che si trova in Namibia, mostrano per la prima volta un processo si accelerazione stellare chiamato nova, che prevede potenti eruzioni sulla superficie di una nana bianca. In sostanza si tratta di un’onda d’urto che lacera il mezzo circostante, trascinando con sé le particelle e accelerandole a velocità estreme. Questa ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista Science.

Rappresentazione artistica di RS Ophiuchi Nova. L’onda d’urto forma una specie di clessidra in cui vengono prodotti i raggi gamma, poi rilevati dai nostri telescopi. Credit: DESY/HESS

Un acceleratore naturale di particelle

Le nane bianche sono vecchie stelle morte, che sono collassate e si sono trasformate in oggetti piccoli ma estremamente compatti. Le novae si verificano quando una nana bianca si trova in un sistema binario con un’altra grande stella. La nana bianca inghiotte parte della materia dell’altra stella a causa della sua gravità. Una volta che la materia raccolta supera un certo livello, provoca un’esplosione termonucleare sulla superficie della nana bianca.

Gli astronomi hanno osservato una di queste novae in RS Ophiuchi, dove hanno rilevato esplosioni ogni 15-20 anni. Le stelle che formano questo sistema binario sono approssimativamente alla stessa distanza che separa il Sole dalla Terra. Tra l’altro l’energia rilasciata a seguito dell’esplosione è stata trasformata in protoni accelerati e nuclei pesanti, in modo tale che le particelle raggiungessero le velocità massime calcolate nei modelli teorici.

Durante l’eruzione di RS Ophiuchi, i ricercatori sono stati in grado di seguire per la prima volta la nova in tempo reale. Ciò ha concesso loro di studiare l’accelerazione delle particelle cosmiche come se stessero guardando un film. Sono stati anche in grado di misurare i raggi gamma ad alta energia fino a un mese dopo l’esplosione. Uno studio che ci consentirà di saperne di più su come funzionano le esplosioni cosmiche ed in particolare le supernove.

Riferimenti: https://www.desy.de/e409/e116959/index_eng.html?openDirectAnchor=2249&two_columns=1