Una guerra nucleare sarebbe un grosso problema climatico e anche una piccola bomba atomica potrebbe distruggere l’intero pianeta. Ecco perché.

Quando parliamo di cambiamento climatico, di solito pensiamo a petrolio, gas, carbone, automobili ed emissioni di CO2. E ci mancherebbe. La combustione di questi combustibili fossili rilascia anidride carbonica nell’atmosfera, che riscalda il clima e fa salire le temperature globali. E più combustibili fossili si bruciano, più il cambiamento climatico peggiora. L’energia, però, non è l’unico fattore che influenza il nostro clima. Anche una guerra nucleare potrebbe essere sconvolgente per il delicato equilibrio climatico della Terra. Cerchiamo di capire perché.

Come una guerra nucleare cambierebbe il clima del nostro pianeta. Credit: Medi2Go (pixabay)

Come una guerra nucleare cambierebbe il clima del nostro pianeta

Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, due settimane fa, la minaccia di una possibile guerra nucleare si è fatta sempre più concreta. Un conflitto di questa portata, infatti, sconvolgerebbe letteralmente il nostro clima, oltre che la nostra vita. Perché oltre alla morte di decine di milioni di persone, anche piccoli bombardamenti con le armi nucleari avrebbero effetti collaterali di lunga durata sul pianeta.

Prendiamo una bomba atomica da un megatone. La detonazione di un ordigno di quelle dimensioni produrrebbe venti uguali a quelli di un uragano di categoria 5, demolendo edifici, linee elettriche e innescando fughe di gas. Chiunque, entro un raggio di 10 km, subirebbe ustioni di terzo grado su tutto il corpo. Sarebbe solo l’inizio degli effetti che si vedrebbero sul clima.

Questi venti caldi e secchi agirebbero come una sorta di fiammifero innescando tra gli incendi più devastanti che la costa Ovest degli Stati Uniti abbia mai sperimentato. Solo che in una guerra mondiale, questo accadrebbe in dozzine di luoghi in tutto il pianeta. Uno studio del 2007 sosteneva che se 100 piccole armi nucleari fossero fatte esplodere, il numero di decessi sarebbe paragonabile a quello della seconda guerra mondiale.

Come cambierebbe il clima

Tutto questo monossido di carbonio rilasciato nell’atmosfera creerebbe una sorta di cupola atmosferica, attorno alla Terra. Entro pochi mesi la temperatura media del pianeta scenderebbe di oltre 2 gradi Fahrenheit (1,11° Celsius) raffreddando l’ambiente per più di un decennio. Tale scenario ridurrebbe anche le precipitazioni globali di circa il 10%, inducendo condizioni di siccità a livello globale.

Ciò provocherebbe una crisi alimentare senza precedenti. I raccolti di mais, grano e soia diminuirebbero di oltre l’11% in cinque anni. Se il conflitto si allargasse, diciamo con il coinvolgimento di 250 delle 13.080 armi nucleari sparse per il mondo, gli oceani perderebbero una gran quantità di plancton e i pescatori di tutto il mondo vedrebbero diminuire il pescato di quasi il 30%.

Vivremmo il cosiddetto inverno nucleare (ne abbiamo parlato qui), che non annullerebbe affatto il cambiamento climatico già in atto, lo peggiorerebbe e basta. Ceneri e fumo nell’atmosfera distruggerebbero fino al 75% dello strato di ozono. Ciò significa che una gran quantità di raggi UV raggiungerebbe la superficie terrestre, causando pandemie di cancro alla pelle e non solo agli esseri umani. I raggi ultravioletti metterebbero in pericolo anche quegli animali e piante scampati alle radiazioni nucleari.

Insomma, tendiamo a non associare a una guerra nucleare un problema climatico, ma c’è anche questo. L’auspicio è che queste paure non si concretizzino mai. Sta a noi assicurarci che nulla di tutto questo avvenga.

Riferimenti: https://www-theatlantic-com.translate.goog/science/archive/2022/03/nuclear-war-would-ravage-the-planets-climate/627005/?utm_source=feed&_x_tr_sl=en&_x_tr_tl=it&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=sc