L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia potrebbe aprire il peggior scenario possibile, per la Terra e gli esseri umani: quello di una guerra nucleare. Ma quali sarebbero le ripercussioni di un tale conflitto, sul nostro pianeta? Cerchiamo di capirlo.

L’invasione russa in Ucraina potrebbe portare ad una guerra nucleare? E quali conseguenze ci sarebbero per il nostro pianeta? È lecito porsi queste domande, dopo che la crisi è degenerata in escalation nella notte fra mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio. Partiamo da un dato di fatto: solo in Ucraina ci sono 15 reattori nucleari e la possibilità che vengano distrutti è stata anche sostenuta dal Dipartimento di Stato americano. In più, capite da voi che la bomba atomica non è più quella del ’45, ma ci sono tante altre armi nucleari in grado di provocare danni ben peggiori, sia per l’uomo che per l’ambiente. Le conseguenze di una guerra nucleare, insomma, sarebbero devastanti.

Guerra nucleare
Le conseguenze di una guerra nucleare. Credit: pixabay

Armi nucleari nel 2022: quali sono e chi le possiede

Il progresso scientifico e tecnologico non ci ha solo permesso di arrivare dove nessun altro era mai arrivato, nella comprensione dell’universo, ma ci ha permesso di sviluppare nuove e potenti armi di distruzione di massa che avrebbero effetti ancor più catastrofici delle bombe atomiche lanciate sul Giappone nel 1945. Il funzionamento di questi ordigni si basa ancora sui processi di fusione (la cosiddetta bomba H) e di fissione (bomba A). Si tratta di due processi che nel 2022 portano allo sviluppo di una serie di armi, eccole:

  • Bomba all’idrogeno (o termonucleare)
  • Arma nucleare tattica
  • Bomba al cobalto
  • la Bomba al neutrone
  • Bomba atomica
  • Condivisione nucleare
  • Dual-use
  • Effetti delle esplosioni nucleari

L’arma più distruttiva mai creata dall’uomo è la bomba a idrogeno (H). A possedere questo tipo di ordigni sono la Russia (7.300 testate), gli Usa (6.970 testate), poi la Francia (300), la Cina (260), il Regno Unito (215) e la Corea del Nord (8). Altri Paesi che le detengono sono India e Pakistan, ma non dimentichiamoci di Israele, che negli anni non ha mai confermato né smentito il possesso di armi nucleari.

Armi nucleari: quali conseguenze sull’ambiente?

Un po’ di dati a supporto della tesi secondo la quale l’unico modo per vincere una guerra nucleare sia non combatterla. Durante la prima guerra mondiale, ad esempio, vennero impiegate circa 125mila tonnellate di agenti chimici e quasi 96mila durante quella in Vietnam. A proposito: il gas nervino non uccise solo uomini, in Vietnam, ma anche animali e piante. Si ritiene siano stati utilizzati più di 20 milioni di galloni di erbicidi per radere al suolo le foreste in modo da stanare i Viet Cong. Foreste che non ricrebbero mai e che persero più di 120 specie di uccelli e 40 di mammiferi. Ben 4,8 milioni di vietnamiti furono esposti al defoliante irrorato dagli americani. Più di 400mila persone morirono e circa 500mila bambini nacquero con malformazioni, durante quel tragico conflitto.

Si ritiene si siano riversate più di 15 milioni di tonnellate di petrolio nell’Oceano Atlantico, durante la seconda guerra mondiale, a seguito dei naufragi e dell’abbattimento delle navi da guerra. Anche i campi profughi causano ingenti danni alle falde acquifere, con la loro pressione antropica e disordinata sull’ambiente. L’umanità, però, sembra non aver compreso a fondo il passato. Già adesso non possiamo che prevedere morte e distruzione per il pianeta, se il conflitto in Ucraina assumesse dimensioni globali. La conseguenza di bombardamenti terra-aria nell’area tra Bielorussia e Ucraina potrebbe disperdere numerosi detriti radioattivi nel sottosuolo. Parliamo della completa distruzione di ecosistemi che durano da secoli.

Conflitto nucleare
Le possibili conseguenze di un conflitto nucleare. Credit: pixabay

Cosa ci ha insegnato la storia

Sono molti gli scienziati ad aver ipotizzato che un’eventuale guerra nucleare possa portare all’estinzione della razza umana. Vi sarà sicuramente capitato di sentire l’espressione “inverno nucleare”: se ne vedono spesso gli effetti nei film e nelle serie tv di fantascienza. Ebbene, all’inizio degli anni ’80 gli scienziati iniziarono a studiare gli effetti del fumo e della fuliggine derivati dalle esplosioni nelle città devastate dalle armi nucleari. Questo calore intenso provocherebbe una sorta di “bolla” attorno al nostro pianeta, impedendo ai raggi solari di raggiungere la superficie.

Secondo uno studio pubblicato recentemente sul Journal of Geophysical Research: Atmospheres, un conflitto su larga scala porterebbe ad emissioni di 150 megatoni di fuliggine radioattiva e le radiazioni ultraviolette aumenterebbero in una decina d’anni. Lo strato di ozono si ridurrebbe del 75% e la Terra sarebbe intrappolata in un freddo e buio inverno per 15 anni. Questo avrebbe conseguenze devastanti sulla vita umana, animale e vegetale, nonché sul cibo.

Riferimenti: