Inondazioni, siccità e incendi causati dai cambiamenti climatici potrebbero causare gli stessi danni di un asteroide o di una massiccia eruzione vulcanica. Ecco cosa dicono gli esperti.

L’estinzione di massa più famosa della storia della Terra si verificò 66 milioni di anni fa, quando un gigantesco asteroide spazzò via i dinosauri e moltissime altre specie viventi. E sebbene fu un avvenimento epocale, che cancellò circa il 76% delle specie mondiali, ci furono altre due devastanti apocalisse durante i 4,5 miliardi di anni di storia del nostro pianeta, e cinque in totale. Il MailOnline ha chiesto agli scienziati cosa possa causare una sesta estinzione di massa e quando potrebbe verificarsi, se questo scenario fosse già in atto.

Cambiamenti climatici
Le proteste contro i cambiamenti climatici. Credit: TheOtherBen (Pixabay)

Le cinque estinzioni di massa della storia

La prima avvenne 444 milioni di anni fa, quando tutta la vita era nel mare e le piante avevano appena iniziato a comparire sulla terraferma. Gli scienziati ritengono sia stato il risultato del raffreddamento globale e della riduzione del livello del mare ad aver avuto un impatto drammatico su molte specie che vivevano in acque costiere calde e poco profonde. Il secondo evento catastrofico si verificò circa 383 milioni di anni fa e raggiunse il picco con il misterioso evento di Kellwasser. Eruzioni vulcaniche rilasciarono 1 milione di chilometri cubi di lava e anidride solforosa nell’atmosfera e fecero crollare i livelli di ossigeno, causando la scomparsa del 75% di tutte le specie che erano sulla Terra in appena 20 milioni di anni.

Il peggio doveva ancora arrivare

L’estinzione di massa alla fine del Permiano (252 milioni di anni fa) è stato l’evento più catastrofico che la Terra ha dovuto affrontare. È anche stato quello che ha più influenzato il nostro pianeta a livello ecologico. Pensate che tutta la vita presente sulla Terra discende da circa il 10% di animali, piante e microbi sopravvissuti a quest’apocalisse. Anche in questo caso una massiccia eruzione vulcanica durata quasi un milione di anni rilasciò un’enorme quantità di sostanze chimiche mortali, nell’atmosfera, privando la Terra dello strato di Ozono.

Circa 201 milioni di anni fa ci fu un’altra battuta d’arresto, causata probabilmente dall’acidificazione degli oceani dopo il Triassico. In quel periodo la Terra si riscaldò in media tra 5 e 11 gradi Fahrenheit a causa del gas serra immesso nell’atmosfera dai vulcani. Infine ci fu l’estinzione dei dinosauri, quella forse più famosa, 66 milioni di anni fa. A causarla, l’impatto di un asteroide largo 12 km, che si schiantò sul pianeta nei pressi dell’odierna penisola messicana dello Yucatán. Scomparirono il 76% di tutte le specie mondiali.

Una sesta estinzione di massa in futuro?

Tutti gli eventi descritti sopra hanno avuto luogo milioni di anni fa, ma adesso gli scienziati temono possa accadere una sesta estinzione di massa. Sia chiaro: non è una minaccia che proviene dallo spazio, né alle eruzioni vulcaniche o tsunami catastrofici. Il problema siamo noi stessi. La Terra sta attraversando una crisi di biodiversità, un effetto a catena della rivoluzione industriale, a causa di attività umane come la deforestazione, la caccia e la pesca eccessiva. Anche la diffusione di virus e malattie dovute al commercio umano, così come l’inquinamento e il cambiamento climatico rappresentano gravi minacce per il pianeta.

Le specie animali e vegetali stanno scomparendo a più di 100 volte il tasso naturale. Ci sono enormi somiglianze con le precedenti estinzioni di massa e potrebbe essercene una sesta, negli anni a venire. Ovviamente queste cose non accadono da un giorno all’altro, ma ci si arriva piano piano. Anche la rinnovata corsa agli armamenti nucleari potrebbe essere una delle cause di questa possibile catastrofe. Stiamo consumando il nostro pianeta e lo stiamo facendo troppo in fretta.

Cosa dobbiamo aspettarci

Gli scienziati ritengono che il tasso di estinzione di molte specie animali sia enormemente più alto rispetto a quando furono spazzati via i dinosauri. Se continua così, tutte le specie in via di estinzione scompariranno nel prossimo secolo. Rischiamo di raggiungere la sesta estinzione di massa fra circa 240-540 anni. Le prove arrivano dal confronto tra gli attuali tassi di estinzione con i reperti fossili, nonché da sofisticati sistemi di monitoraggio che tengono traccia del numero di piante e animali in tutto il mondo. La trasformazione dell’identità umana e della nostra mentalità verso la sostenibilità è la sfida più urgente che gli esseri umani dovranno affrontare, nel prossimo decennio.

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