Si tratta del primo rilevamento in assoluto in un acceleratore di particelle. Gli scienziati puntano a studiare le interazioni fra neutrini. Ecco i risultati dello studio.

Primo rilevamento in assoluto di neutrini, in un acceleratore di particelle. A dirlo gli scienziati del Cern, in uno studio pubblicato sulla rivista Physical Review D. I risultati dello studio fanno parte di un progetto iniziato tre anni fa: nel Large Hadron Collider (Lhc), l’acceleratore di particelle del Cern di Ginevra, si era provato ad osservarne le interazioni. Ecco cosa si è scoperto.

L’acceleratore di particelle del Cern. Credit: CERN

La ricerca di queste particelle misteriose

I neutrini non sono altro che particelle subatomiche elementari con una massa piccolissima e una carica elettrica nulla. Sono sfuggenti, ma molto ricercate, dato che lo studio delle loro interazioni potrebbe avere implicazioni interessanti in molti campi di ricerca. Lo strumento principale di questo esperimento nell’Lhc si basa su lastre di piombo e tungsteno alternate a strati di emulsione nucleare, che serve a rilevare eventuali interazioni fra neutrini ad alta energia innescate dalla collisione di particelle.

In pratica durante l’esperimento alcuni dei neutrini prodotti si sono scontrati con i nuclei dei metalli densi, generando particelle che hanno viaggiato attraverso gli strati di emulsione e sono state in grado di creare vere e proprie tracce. Questi segni visibili indicano i livelli di energia delle particelle e si tratta, appunto, di neutrini o antineutrini.

Prima di questo progetto non era mai stato osservato alcun segno di neutrini in un collisore di particelle. Si tratta di una svolta significativa e un piccolo passo verso una comprensione più profonda di queste particelle misteriose e del ruolo che svolgono nell’universo. Il prossimo passo sarà quello di mettere a punto un nuovo rilevatore in grado non solo di rilevarli, ma anche di differenziarli.

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