Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Dicembre. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

In questo mese le giornate sono diventate più corte in modo marcato ma a tutti gli effetti. Dicembre è uno dei mesi preferiti dagli astronomi e soprattutto degli astrofotografi, in quanto la notte raggiunge la massima durata al Soltizio di inverno che avverrà il giorno di martedì 21 dicembre che farà registrare solamente 8 ore e 46 minuti di luce solare. La parola ‘solstizio’ deriva dal latino Solstitium composta dalla parola Sol che significa “sole”, e Stitium – che significa “fermo”. Quindi solstizio significa “il Sole si ferma”, proprio ad indicare come in questo giorno il movimento apparente del percorso del Sole sembri fermarsi in cielo nel suo punto più meridionale. Iniziamo come di consueto con il Sole che adesso abbandonata la costellazione della Bilancia ora transita su quella dello Scorpione. Ecco a voi il cielo di dicembre 2021!

Posizione del Sole il 15 di Dicembre ore 12:00. Credit: Heaven’s Above

Ora diamo un’occhiata al cielo che si prospetta per il mese venturo

Il cielo di Dicembre in data 15 ore 00:00. Credit: Stellarium

Cominciando da Est troviamo già ben presente la costellazione del Leone e del Cancro. A Nord-est troviamo I Cani da Caccia e l’Orsa Maggiore mentre a Nord vedremo l’Orsa Minore, il Drago e la piccola costellazione della Giraffa. A Nord-ovest tramonta definitivamente il Cigno e ancora ben presente Cassiopea, a Ovest il Pegaso, Andromeda e i Pesci. A Sudovest invece troviamo la costellazione (sebbene non contenga stelle particolarmente luminose) della Balena e quella del Toro. A Sud e per buona parte della notte troviamo la costellazione di Orione e della Lepre mentre a Sudest troveremo Procione ed il Cane Maggiore riconoscibile dalla stella più luminosa dell’intera volta celeste: Sirio. Ad occupare lo Zenit troviamo per buona parte del mese i Gemelli, l’Auriga e la costellazione del Perseo. In questi mesi inoltre è già possibile ammirare sul cielo il Triangolo Invernale formato da Sirio (Cane Maggiore) come già accennato l’astro più luminoso della volta celeste, Procione (Cane Minore) e Betelgeuse (Orione).

Triangolo invernale
Il Triangolo Invernale. Credit: Stellarium

Non possiamo non parlare della regina incontrastata di questo periodo ovvero M42 o Nebulosa di Orione situata poco al di sotto della altrettanto rinomata “Cintura” formata dalle 3 stelle (da sinistra a destra) Alnitak, Alnilam e Mintaka.

Regione della Spada di Orione. Credit: Stellarium

Osservabile già in un cielo discretamente buio ad occhio nudo , con un binocolo si può ammirare l’insieme della regione circostante, le nebulose ricordiamo che sono “culle” di formazione stellare, per i più arditi e muniti di telescopi già di medie dimensioni è possibile scrutare all’interno di essa per ammirare il “trapezio” al suo centro costituito da stelle appena formate. Per chi invece ama le sfide con telescopi di dimensioni generose vi segnaliamo M1 o meglio conosciuta come Nebulosa Granchio, scoperta nel 1731 da John Bevis e pubblicato da Charles Messier nel 1774. Formata dai gas in espansione espulsi durante l’esplosione di una Supernova, fu osservata per la prima volta il 4 luglio 1054 e venne registrata dagli astronomi cinesi e arabi dell’epoca; la sua luminosità era tale da renderla visibile ad occhio nudo durante il giorno, sorpassando la luminosità apparente di Venere, si trova a circa 6500 anni luce da noi ed è vasta più di sei anni luce. Si tratta di un oggetto molto sfuggente risolvibile solo da cieli bui nella costellazione del Toro e visibile per tutto il mese di Dicembre.

Nebulosa del Granchio (M1)
Nebulosa del Granchio (M1). Credit: NASA/ESA, J. Hester and A. Loll (Arizona State University)
M1
Posizione di M1 (Nebulosa Granchio). Credit: Stellarium

Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.

Visibilità dei pianeti

Con l’arrivo dell’inverno 2021 la nostra Terra entrerà in una fase dell’orbita non particolarmente favorevole per l’osservazione dei pianeti esterni, come si può vedere dalle immagini sopra. Resta ancora relativamente ben posizionato solamente Urano. Ricordiamo che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni (Mercurio e Venere) coincide con la loro distanza (elongazione) massima dal Sole per ovvi motivi, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la distanza dalla terra è minima, l’illuminazione è massima e il pianeta rimane sopra l’orizzonte per tutta la notte.

Pianeti
Posizione dei pianeti. Credit: Apple Watch

Marte (mag.: +1.6, dimensione apparente: 3.9”) Recentemente uscito dalla congiunzione solare dell’8 di ottobre, Marte sarà visibile poco prima dell’alba in direzione sud-est. La sua dimensione angolare e distanza dal sole tornano finalmente a crescere fino alla prossima opposizione prevista l’8 Dicembre 2022, quando – per confronto – la dimensione apparente raggiungerà i 17”. Per chi volesse fotografarlo, occorre quindi avere pazienza per un po’.

Marte all’alba a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Marte
Marte. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Giove (Mag.: -2.2, dimensione apparente: 36.8”) sorgerà a Est intorno alle 11:30, raggiungendo l’elevazione massima (circa 30°) sull’orizzonte intorno alle 16:45 e tramontando intorno alle 22:00. In allontanamento rispetto all’opposizione del 19 Agosto scorso, offrirà ancora forse qualche opportunità di osservazione e di ripresa in dicembre di sera anche se – purtroppo – l’elevazione dalle nostre latitudini sarà limitata. Chi volesse osservarlo o fotografarlo al telescopio identificherà abbastanza facilmente anche quattro delle sue settantanove lune: Europa, Io, Ganimede e Callisto, scoperte da Galileo nel 1610.

Giove al tramonto a metà mese: Immagine: Sky Safari app, iOS

Saturno (Mag.: +0.7, dimensione apparente: 15.7”) – si troverà sempre piuttosto vicino a Giove, precedendolo: sorgerà a Est prima delle 11:00, raggiungerà elevazione massima intorno alle 15:30 per poi tramontare dopo le 20. Saturno è in allontanamento dell’opposizione avvenuta il 2 Agosto scorso. Gli appassionati di astrofotografia o osservazione visuale al telescopio noteranno una marcata differenza nell’inclinazione con cui di presenta il pianeta – evidente guardando gli anelli – anche solo rispetto all’anno scorso. Saturno infatti presenta delle stagioni, evidenti dalla differente angolazione con cui vengono osservati gli anelli. Quest’anno è tornato a essere visibile il polo sud del pianeta, occultato dagli anelli stessi fin dal 2015. L’anno prossimo sarà visibile una porzione ancora maggiore.

Le stagioni di Saturno. Credit: Tom Ruen, source: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Saturnoppositions.jpg
Dopo svariati anni simili, torna visibile il polo sud di Saturno. Credit:
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Urano (Mag.: +5.7, dimensione apparente: 3.7”) sarà ancora ben piazzato per l’osservazione: l’opposizione infatti è avvenuta il 5 novembre scorso. Sorgerà dopo le 14:00, raggiungerà elevazione massima (60° circa) intorno alle 21:20 per tramontare intorno alle 4:30 del mattino, offrendo buone opportunità per l’osservazione durante gran parte della. Ricordiamo – in ogni caso – che non è comunque visibile a occhio nudo ed è quindi necessario un telescopio adeguato.

Urano al transito a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Urano
Urano. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Nettuno (Mag.: +7.9, dimensione apparente: 2.3”) sorgerà intorno alle 12:30 raggiungendo l’elevazione massima (circa 40°) sull’orizzonte intorno alle 18:00, per poi tramontare intorno a mezzanotte. La recente opposizione avvenuta il 14 Settembre lo pone in posizione ancora favorevole per la fotografia all’inizio del mese, benché in allontanamento. Anche Nettuno – in ogni caso – non è visibile a occhio nudo.

Nettuno al transito a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Nettuno
Nettuno. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Mercurio (Mag.: -0.8, dimensione apparente 4.8”) – a causa della sua vicinanza al sole – è sempre di difficile (e pericolosa) osservazione. Uscito dalla recentissima congiunzione solare del 28 Novembre, sarà di impossibile osservazione all’inizio del mese di dicembre. Verso la fine del mese – tuttavia – la distanza angolare dal Sole sarà cresciuta al punto da permettere brevi osservazioni una mezz’ora dopo il tramonto. La distanza angolare dal sole crescerà fino alla prossima elongazione massima, prevista per il 7 Gennaio 2022.

Mercurio al tramonto a fine mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Mercurio
Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Venere (Mag.: -4.6, dimensione apparente: 35.1”) sarà visibile nel cielo della sera dopo il tramonto, molto luminoso ma purtroppo sempre piuttosto basso sull’orizzonte. Durante il mese di dicembre si avvicinerà progressivamente al sole: le osservazioni saranno quindi migliori all’inizio del mese.

Venere al tramonto all’inizio del mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Venere
Venere. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Visibilità della Via Lattea

Dicembre permette comunque di osservare e fotografare la Via Lattea, seppur in maniera meno interessante rispetto all’estate. In questo mese infatti siamo giunti alla configurazione invernale. Il nucleo non è quindi visibile sopra l’orizzonte, ma durante la nottata sarà possibile osservare comunque una porzione di galassia ricca di oggetti interessanti. La Via Lattea sarà visibile già dopo il crepuscolo in direzione Sud Ovest-Ovest, e apparirà in cielo da subito con inclinazione praticamente verticale. Nel corso della notte si sposterà nettamente verso Nord Ovest, e contemporaneamente continuerà a tramontare. In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale e ritrarre l’intero arco galattico (visibile) è molto complicato, quindi sconsigliato. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia quindi l’inizio del mese di Dicembre, giorni in cui il nostro satellite sorgerà a notte già inoltrata, regalandoci una finestra di qualche ora. Le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal giorno 4.

Luna ed eventi celesti

La Luna nuova cadrà il 4 Dicembre. Il primo quarto ci sarà il 10 mentre avremo la Luna piena ci sarà il 19 Dicembre: infine l’ultimo quarto cadrà il 27 Dicembre. La Luna è ben osservabile già con un binocolo abbastanza economico e noi vi consigliamo questo: Celestron Up Close G2 10X50 Binocolo.

La Luna
La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Dal 6 al 10 Dicembre la Luna sarà protagonista a sud – ovest andando a creare dei veri e propri quadretti con Venere, Giove e Saturno (seguiranno guide). Buone osservazioni e cieli sereni.

Articolo redatto daFrancesco CuccioGiuseppe MarozzaPasquale D’AnnaStefano Maraggi

Passione Astronomia consiglia...
  • Periodo di prova gratuito ad Amazon Kindle Unlimited grazie a Passione Astronomia clicca qui
  • Lo store astronomico clicca qui