Le nane brune non sono esattamente stelle e non possono definirsi neanche pianeti. Un nuovo studio suggerisce che potrebbero essercene più di quante ce ne aspettassimo, nella nostra galassia.

Gli astronomi pensavano di sapere tutto sulle nane brune, finché non hanno osservato questo:

L’oggetto che si muove nell’angolo basso a sinistra è una nana bruna soprannominata “The accident” (L’incidente), scoperta dallo scienziato Dan Caselden. Era sfuggita alle osservazioni astronomiche perché non assomiglia a nessun’altra nana bruna conosciuta. Credit: NASA.

Sebbene si formino come le altre stelle, questi oggetti non hanno massa sufficiente per avviare la fusione nucleare, il processo che fa brillare le stelle. Quella che vedete nel video è stata scoperta per puro caso. Era sfuggita alle normali osservazioni perché non assomiglia a nessuna delle poco più di 2000 nane brune che sono state trovate finora nella nostra galassia.

Una fortuita scoperta

Quando le nane brune invecchiano, si raffreddano e la loro luminosità cambia. Pensate ai metalli che, quando riscaldati passano dal bianco brillante al rosso intenso. Al contrario, la brillantezza diminuisce quando si raffreddano. Ebbene, “The accident” aveva confuso gli scienziati perché la sua luminosità era apparsa inizialmente debole (e questo ha fatto pensare fosse una vecchia stella, fredda), ma molto luminosa in altri momenti, facendo pensare quindi ad una stella con un’elevata temperatura.

Nel nuovo studio pubblicato dall’astrofisico Davy Kirkpatrick, l’oggetto potrebbe avere tra i 10 e i 13 miliardi di anni, il doppio dell’età media di altre nane brune conosciute. Questo significa che si sarebbe formato quando la nostra galassia era ancora molto giovane e con una composizione chimica diversa, rispetto a quella di oggi. Se così fosse, sarebbero molte più di quanto ci si sarebbe mai aspettati.

Una rappresentazione artistica di una nana bruna. Credit: IPAC/Caltech.

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