Un team di astronomi ha osservato il più veloce flash ottico di una supernova appena nata. A riportare lo studio l’Astrophysical Journal Letters.

Molte stelle finiscono la loro vita attraverso con una supernova. È il destino che riguarda la maggior parte delle stelle massicce presenti nel nostro universo. A causa della loro luminosità uniforme ed estremamente elevata (circa 5 miliardi di volte più luminose del Sole), sono ampiamente utilizzate dagli scienziati come riferimento per misurare le distanze astronomiche. D’altronde molte supernove appena nate hanno contribuito ad aiutarci a scoprire che l’universo si espande in modo accelerato. Nonostante questi risultati, però, ci sono ancora parecchie domande sul come vengano innescate queste grandi esplosioni di supernova.

Una rappresentazione di una supernova.
Credit: Osservatorio di Kiso, Università di Tokyo.

Le esplosioni più spettacolari dell’universo

Un team di astronomi guidato dal ricercatore Ji-an Jiang dell’Università di Tokyo ha tentato di catturare immagini di supernova entro un giorno dall’esplosione. Per farlo si è servito di una tecnologia di ultima generazione, tra cui la fotocamera Tomo-e Gozen, la prima con un sensore CMOS a mosaico ad ampio campo.

Una delle papabili candidate al progetto, la stella Tomo-e202004aaelb, ha mostrato variazioni significative di luminosità nei due giorni successivi all’esplosione, per poi comportarsi come una normale supernova appena nata. In sostanza i ricercatori si sono accorti che questo tipo di stelle emettono un bagliore velocissimo durante le prime ore delle loro esplosioni. Prima d’ora, però, non si era mai riusciti ad osservarne uno così nel dettaglio.

Secondo gli scienziati un lampo così rapido avrebbe dovuto avere un’origine diversa rispetto alle supernove osservate in precedenza. Le simulazioni al computer hanno poi effettivamente mostrato che l’origine di questo misterioso flash ottico veloce potrebbe essere spiegata dall’energia rilasciata da interazioni fra i pezzi di supernova e il materiale denso che ha circondato la stella subito dopo l’esplosione.

Le prime osservazioni di tre giorni della supernova Tomo-e202004aaelb con la Tomo-e Gozen Camera.
Credit: Kavli IPMU, Università di Tokyo

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