Questo video, basato su immagini riprese dal Mars Express dell’ESA, mostra il cratere Korolev avente un diametro su 82 km su Marte

Situato nelle pianure settentrionali del Pianeta Rosso, a sud del grande campo di dune di Olympia Undae che circonda in parte la calotta polare settentrionale di Marte, il cratere da impatto Korolev è riempito di ghiaccio d’acqua tutto l’anno. Il fondo del cratere si trova due chilometri sotto il suo bordo, racchiudendo un deposito a cupola spesso 1,8 km che rappresenta un grande serbatoio di ghiaccio non polare su Marte. Il ghiaccio d’acqua è permanentemente stabile all’interno del cratere Korolev perché la parte più profonda di questa depressione funge da “trappola” fredda naturale. L’aria sopra il ghiaccio si raffredda ed è quindi più pesante rispetto all’aria circostante: poiché l’aria è un cattivo conduttore di calore, il cumulo di ghiaccio d’acqua è effettivamente schermato dal riscaldamento e dalla sublimazione.

Il nome del cratere

Il cratere prende il nome dal capo ingegnere missilistico e progettista di veicoli spaziali Sergei Pavlovich Korolev (1907-1966), soprannominato il padre della tecnologia spaziale russa. Korolev ha sviluppato il primo razzo intercontinentale russo R7, il precursore dei moderni razzi Soyuz che sono ancora operativi oggi. Con il suo progetto di razzi e veicoli spaziali, fu anche responsabile del primo satellite creato dall’uomo (Sputnik nel 1957) e del primo volo spaziale umano (Yuri Gagarin nel 1961).

Il video

Questo video è stato creato utilizzando un mosaico di immagini riprese in orbita singola dalla telecamera stereo ad alta risoluzione (HRSC) su Mars Express, pubblicato per la prima volta a dicembre 2018. Il mosaico combina i dati del nadir HRSC e dei canali di colore; il canale del nadir è allineato perpendicolarmente alla superficie di Marte, come se guardasse in basso verso la superficie. L’immagine a mosaico è stata quindi combinata con le informazioni sulla topografia dai canali stereo di HRSC per generare un paesaggio tridimensionale, registrato da diverse prospettive, come con una cinepresa, per ottenere il volo mostrato nel video.

Immagine di copertina credit ESA/DLR/FU Berlin

Fonte: ESA

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