Il computer di bordo della sonda Voyager 1 sta inviando dei dati non leggibili dalla sua posizione oltre l’eliopausa.

Il team Voyager della NASA sta indagando su un problema con il Flight Data System (FDS) della sonda Voyager 1. La sonda spaziale si trova nello spazio interstellare e, dopo aver risolto le difficoltà occorse nei mesi passati, il team sta cercando di risolvere nuovi problemi che si sono presentati. La Voyager 1 infatti riceve ed esegue i comandi inviati dalla Terra ma non restituisce dati utilizzabili. Tra le altre cose, l’FDS è progettato per raccogliere dati dagli strumenti scientifici nonché informazioni ingegneristiche sulla salute e lo stato del veicolo. Quindi combina tali informazioni in un unico “pacchetto” di dati da inviare sulla Terra utilizzando uno dei sottosistemi della sonda, chiamato unità di telecomunicazioni (TMU).

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Dati non leggibili

Voyager
Rappresentazione artistica di una sonda Voyager nello spazio interstellare. Credit: NASA/JPL-Caltech

Recentemente, la TMU ha iniziato a trasmettere uno schema ripetuto di 1 e 0 come se fosse “bloccata”. Dopo aver escluso altre possibilità, il team ha stabilito che la fonte del problema è la FDS. Lo scorso fine settimana, il team ha provato a riavviare l’FDS e a riportarlo allo stato in cui si trovava prima che iniziasse il problema, ma la sonda spaziale Voyager continua a non restituire dati utilizzabili. Il team continuerà a indagare e sviluppare un nuovo piano per porrvi rimedio.

Il viaggio delle sonde Voyager

Lanciata nel 1977, la navicella spaziale e la sua gemella, Voyager 2, sono le due navicelle spaziali più longeve della storia. Trovare soluzioni alle sfide spesso significa consultare documenti vecchi di decenni scritti da ingegneri che non avevano previsto i problemi che si presentano oggi. Di conseguenza, ci vuole tempo per capire come un nuovo comando influenzerà le operazioni del veicolo spaziale per evitare conseguenze indesiderate.

Inoltre, i comandi dalla Terra impiegano 22,5 ore per raggiungere la Voyager 1, che sta esplorando le regioni esterne del nostro sistema solare a più di 24 miliardi di km di distanza. Ciò significa che la squadra dovrà attendere 45 ore per ottenere una risposta dalla Voyager 1 e determinare se il comando ha avuto successo. Potrebbero essere necessarie diverse settimane prima che gli ingegneri sviluppino una soluzione, ma il team è al lavoro.

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Fonte: NASA\JPL