La missione lunare della NASA “Artemis I” è cominciata senza ulteriori intoppi: preparerà la strada al ritorno dell’uomo sulla superficie lunare.

Finalmente, verrebbe da dire. Dopo molti rinvii, la NASA ha fatto partire la missione lunare Artemis I. Ora possiamo dirlo: dopo un’assenza di 50 anni, la NASA torna sulla Luna. Questa volta con la missione Artemis, dalla dea greca Artemide, sorella del dio del Sole Apollo. In molti assicurano che Artemis farà sicuramente una cosa che Apollo si dimenticò di fare: mandare la prima donna sulla Luna. Ma Artemis I è molto, molto di più. Durante il suo viaggio di 37 giorni in orbita attorno alla Luna raggiungerà una serie di altri primati. Eccoli.

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Il razzo SLS di Artemis I. Credit: NASA

Una missione che farà la storia

Innanzitutto la NASA porterà il primo veicolo umano più lontano di qualsiasi altro veicolo umano sia stato prima. E si arriverà a 64mila chilometri oltre la Luna con la capsula Orion. E quando Orion raggiungerà questo obiettivo, si troverà a circa 450mila km dalla Terra, battendo un record che deteneva l’equipaggio dell’Apollo 13 nel 1970. Poiché Artemis I è sostanzialmente un volo di prova, l’equipaggio della Orion sarà composto da un manichino di dimensioni umane che indosserà sensori per misurare sollecitazioni, tensioni e potenziali radiazioni quando ci sarà sarà l’equipaggio vero da Artemis II in poi.

Tra l’altro Artemis I raggiungerà la Luna con un razzo Space Launch System (SLS) che con i suoi 98 metri supera appena il Saturn V dell’Apollo, in altezza. D’altronde SLS è il razzo più potente mai costruito. Pensate che riuscirà a portare quattro persone sulla Luna per un periodo di 30 giorni: tutta un’altra cosa rispetto al tempo trascorso dagli astronauti durante i precedenti sbarchi sulla Luna, che era stato di poco più di tre giorni nel ’72. Al suo ritorno sulla Terra, la NASA testerà anche lo scudo termico della capsula Orion, per assicurarsi che possa resistere a temperature fino a 2.760 gradi Celsius al rientro.

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Riferimenti: BBC