Individuare i pianeti del nostro Sistema Solare e saperli distinguere dalle centinaia di stelle presenti nel cielo notturno è molto più semplice di quanto immaginate. Basta sapere dove, come e quando guardare

Il cielo non ha etichette appuntate accanto a ciascun oggetto luminoso in grado di indirizzarci su ‘cosa’ stiamo osservando. Se siete degli appassionati ma principianti è bene sapere che ci sono varie guide esplicative all’interno del nostro sito web che vi aiutano ad orientarvi nel cielo, come anche tante mappe stellari da poter scaricare comodamente sul vostro smartphone. Bisogna però sottolineare che è fondamentale avere una minima conoscenza del cielo in generale e delle sue costellazioni. In questo articolo di approfondimento vi daremo le nozioni di base affinché possiate navigare nell’immensità del cielo notturno e distinguere stelle da pianeti.

Sistema Solare con i pianeti
Sistema solare con i pianeti, rappresentazione artistica. Credit: NASA/Jet Propulsion Laboratory-Caltech

L’eclittica nel cielo notturno

La prima cosa da fare è trovare l’eclittica, la linea immaginaria che segna il percorso del Sole nel cielo. Poiché tutti i pianeti principali del Sistema Solare orbitano intorno al Sole più o meno sullo stesso piano, l’eclittica segna anche il percorso dei pianeti. Questi corpi celesti infatti si trovano sempre vicino questa linea. Se per caso steste osservando un oggetto luminoso che però si trova dalla parte opposta rispetto all’eclittica saprete già che quello non può essere un pianeta. Chiaramente però il Sole di notte non è visibile, quindi per trovare l’eclittica bisogna tenere a mente il percorso che compie il Sole mentre attraversa il cielo durante il giorno. E’ bene anche fare caso all’altezza che raggiunge durante il giorno prendendo come punti di riferimento alberi o tetti, una volta che vi siete fatti un’idea del percorso che il Sole compie durante il giorno usate la vostra immaginazione per cercare di tracciare lo stesso percorso nel cielo notturno. Tenete d’occhio anche la Luna. La sua orbita intorno alla Terra si inclina di circa 5° rispetto all’eclittica, ciò significa che questa è sempre a meno di 5° dalla Luna: più o meno la larghezza di tre dita tenute a distanza del braccio teso. Ricordate che l’eclittica non rimane nello stesso punto per tutto l’anno, il Sole infatti descrive un percorso più alto nel cielo durante i mesi estivi rispetto a quelli invernali.

Distinguere i pianeti dalle stelle

Una volta che avrete imparato dove guardare, potrete facilmente distinguere quali oggetti luminosi, tra i tanti presenti nel cielo, siano effettivamente dei pianeti. Una differenza sottile ma inconfondibile che aiuta a distinguere i pianeti dalle stelle è il loro scintillio, infatti osservando i pianeti noterete subito che la loro luce è fissa, non vibra e non cambia di intensità. Molti pianeti hanno tonalità distinte; in alcuni casi, possono brillare molto più di qualsiasi stella. Un altro escamotage è tenere d’occhio l’oggetto luminoso osservato per qualche notte: pianeta infatti significa ‘’vagabondo’’, tutti i pianeti si muovono, ‘’vagano’’, rispetto alle stelle di sfondo che invece rimangono fisse l’una all’altra. Naturalmente, questo effetto è tanto più pronunciato quanto più il pianeta è vicino alla Terra: Marte ad esempio si sposta più velocemente nel cielo rispetto a Saturno.

Sistema Solare
Sistema Solare con anche alcuni pianeti nani. Credit: NASA

Pianeti interni rispetto alla Terra

Possiamo suddividere i pianeti del Sistema Solare in due categorie, quelli interni rispetto alla Terra (Mercurio e Venere) e quelli esterni (Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno). Mercurio e Venere orbitano infatti molto più vicini al Sole rispetto a noi abitanti del pianeta Terra, e dalla nostra prospettiva sono sempre relativamente vicini al Sole nel cielo. Venere non si trova mai a più di 47° di distanza dal Sole, circa la larghezza di cinque pugni tenuti a distanza di braccio. Mercurio è ancora più vicino, mai a più di 28° di distanza. Questo significa che sorgono sempre poco prima del Sole o tramontano poco dopo, non si alzeranno mai in alto nel cielo notturno. Mercurio è molto piccolo e vicino al Sole, quindi molto difficile da vedere e sempre per poco tempo al crepuscolo. Venere invece è inconfondibile all’alba: di un bel bianco luminoso è sicuramente emozionante osservarla con il suo picco di magnitudine di -4,4. Entrambi comunque sono più luminosi in alcune fasi crescenti, ma tramontano relativamente poco dopo (o sorgono solo brevemente prima) del Sole.

Sistema Solare esterno

I pianeti che orbitano più lontano dal Sole non sono ‘’legati’’ ad esso dalla nostra prospettiva e possono dunque trovarsi ovunque lungo l’eclittica. Marte, dal colore rosso-arancio (magnitudine max. -2,9), Giove bianco-arancio (magnitudine max. -2.9) e Saturno (magnitudine max. +4,3) sono tutti visibili ad occhio nudo; per Urano e Nettuno è necessario un buon telescopio insieme ad un cielo limpido e libero da inquinamento luminoso. Chiaramente i pianeti non sono sempre visibili e non brillano sempre alle loro massime magnitudini: ciò dipende dalla posizione in cui si trovano nelle loro orbite. I pianeti come Giove e Saturno tendono a essere più luminosi durante la cosiddetta opposizione, cioè quando si trovano sul lato opposto del cielo rispetto al Sole (nel punto di massima vicinanza alla Terra e dunque nel momento migliore per essere osservati). Buona caccia e cieli sereni!

Fonte: SkyatnightMagazine, NASA SolarSystem

Se il lavoro che stiamo facendo ti sembrerà utile, per te e per tutti, potrai anche decidere di esserne partecipe e di abbonarti a Passione Astronomia. Non possiamo prometterti di scoprire cosa c’era prima del Big Bang. Ma possiamo prometterti che con il tuo aiuto ci saranno gli articoli di Passione Astronomia per seguire e capire meglio l’universo.

Chissà che un paese più informato non sia un paese migliore.