Da un’analisi dei dati della sonda Cassini durante il suo sorvolo di Encelado sono emersi modelli che indicano la presenza di elementi fondamentali per la vita.

Encelado è stata una dei primi obiettivi nella ricerca di vita nel sistema solare oltre alla Terra. Le osservazioni fatte dalla sonda Cassini nel luglio del 2004 hanno mostrato che questa piccola luna di Saturno ha un oceano d’acqua ricoperto di ghiaccio che erutta nello spazio, formando un pennacchio che contiene quasi tutti i requisiti di base della vita terrestre.

Tuttavia il fosforo, un elemento essenziale, deve ancora essere trovato. Alcuni ricercatori del Southwest Research Institute hanno sviluppato una serie di modelli con i dati di Cassini per stimare la presenza di fosforo nell’oceano sotterraneo di Encelado, suggerendo che dovrebbe essere relativamente ricco di fosforo disciolto. Ciò significa che ora può esserci maggiore possibilità che l’oceano di Encelado sia abitabile.

BOCCHE IDROTERMALI DI ENCELADO E PENNACCHI
Le bocche idrotermali di Encelado e relativi pennacchi. Credits: NASA

L’abitabilità delle lune

Il problema della ricerca della vita su altri mondi è legato al fatto che conosciamo soltanto una forma di vita nell’Universo: quella della Terra. Le osservazioni degli ultimi anni hanno dimostrato come potrebbe non essere obbligatorio che un pianeta si trovi nella fascia di abitabilità per poter sostenere la vita. Sulle lune infatti, le forze di marea possono fornire quel calore e quell’energia necessarie a sviluppare la vita, se sono presenti gli ingredienti necessari.

Le grandi lune di Giove come Europa e Ganimede hanno un interno caldo grazie alle forze di marea che mantengono i mondi termicamente attivi. Entrambe sono note per avere acqua liquida sotto la loro superficie ghiacciata e, sebbene non ricevano molta luce solare, la vita potrebbe sopravvivere vicino alle bocche idrotermali del loro oceano che rilasciano calore, in modo simile a come sopravvive parte della vita nelle profondità dell’oceano terrestre. Lo stesso vale per le lune più lontane proprio Encelado di Saturno.

Encelado e il fosforo mancante

La luna di Saturno, Encelado, ha un oceano di acqua sotterranea potenzialmente abitabile che contiene elementi costitutivi canonici della vita (carbonio organico e inorganico, ammoniaca, possibilmente idrogeno solforato) e dell’energia chimica. Ma la sua abitabilità potrebbe essere fortemente influenzata dalla disponibilità sconosciuta di fosforo.

Il fosforo è l’undicesimo elemento più abbondante sulla Terra, ma è il sesto elemento più abbondante nel nostro corpo. Ed è assolutamente vitale per la nostra sopravvivenza. Il fosforo svolge un ruolo importante nella struttura del DNA e dell’RNA e fa parte dell’adenosina trifosfato (ATP), che consente alle cellule di trasferire energia, i muscoli si contraggono e gli impulsi nervosi viaggiano nel nostro cervello.

Ogni essere vivente conosciuto richiede fosforo per sopravvivere. Quindi, se stiamo cercando la vita extraterrestre, i loro mondi non hanno bisogno solo di acqua e calore, hanno anche bisogno di fosforo. 

Quando la sonda Cassini era in orbita attorno a Saturno, ha catturato molti dati su molte delle sue lune, comprese le osservazioni di pennacchi d’acqua provenienti da EnceladoQuesti pennacchi contenevano molti composti organici, sebbene il fosforo non fosse stato rilevato.

Encelado visto da Cassini. Credit: NASA

Modelli con la presenza di fosforo

Un team che si occupa di studiare Encelado ha sempre ritenuto che il fosforo fosse presente da qualche parte. Hanno quindi creato un modello geochimico contenente fosforo che includeva il comportamento termodinamico e cinetico del pianeta e hanno abbinato il loro modello alle osservazioni di Cassini.

È stato scoperto che gli oceani profondi di Encelado probabilmente estraggono fosforo dal fondo roccioso dell’oceano. Ciò significa che i mari di Encelado sono probabilmente ricchi di fosforo. In combinazione con i materiali organici che sappiamo esistono sulla luna ghiacciata, c’è molta chimica per supportare la vita simile agli oceani profondi della Terra.

Naturalmente, questi risultati aggiungono solo un’altra chiave al puzzle della vita altrove. Non abbiamo ancora prove di vita su Encelado, ma dato questo ultimo studio, potrebbe valere la pena inviare una sonda sulla luna di Saturno per scoprirlo.

Riferimenti: PNAS, Universe Today