Venere nasconde una gran quantità di informazioni che potrebbero aiutarci a capire meglio la composizione atmosferica degli esopianeti. La NASA sta pianificando due nuove missioni: l’obiettivo è sopravvivere alle temperature estreme e alla pressione atmosferica di questo pianeta “infernale”.

La NASA tornerà su Venere. È una notizia interessante perché l’Agenzia Spaziale Americana, che ultimamente si era un po’ concentrata su Marte e sul ritorno sulla Luna, sta pianificando due nuove missioni che puntano a farci capire come Venere sia diventato il mondo infernale che tutti noi conosciamo. Addirittura gli astronomi pensano che potrebbe essere stato il primo mondo abitabile (completo di oceano e terre emerse) del nostro sistema solare.

Il pianeta Venere. Credit: NASA.

DAVINCI+ e Veritas

La NASA starebbe assegnando un budget di circa 500 milioni di dollari per le due missioni. Le sonde che verranno spedite su Venere dovrebbero essere lanciate fra il 2028 e il 2030. Queste due missioni sono state selezionate tramite il concorso Discovery 2019 indetto dalla NASA e scelte in base al loro potenziale valore scientifico e alla fattibilità del loro piano di sviluppo.

Le due missioni si chiameranno DAVINCI+ e Veritas. La prima misurerà la composizione dell’atmosfera di Venere per capire come si è trasformata ed evoluta, oltre a determinare se il pianeta abbia mai avuto un oceano. Una sonda sferica si tufferà letteralmente nella densa atmosfera del pianeta ed effettuerà misurazioni di gas nobili e altri elementi per darci qualche risposta in più su questo effetto serra incredibile che contraddistingue Venere. Veritas, invece, mapperà la superficie del pianeta per determinarne la storia geologica e capire perché si sia sviluppato in un modo così diverso dalla Terra.

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