Nuovi modelli possono aiutarci a capire come gli asteroidi possono aver influenzato i livelli di ossigeno nell’atmosfera terrestre nell’antico Archeano. Ecco cosa si è scoperto.

Un team di ricerca guidato dal Southwest Research Institute sta cercando di capire in che modo le grandi collisioni di asteroidi del passato possano aver influenzato la Terra. Gli scienziati si sono soffermati, in particolare, sul periodo storico e geologico che va dai 2,5 ai 4 miliardi di anni fa, chiamato Archeano.

Una ricostruzione di come gli asteroidi colpirono la Terra nell’antico Archeano.
Credit: SwRI/Dan Durda, Simone Marchi.

Un nuovo modello di “bombardamento” della Terra

Quando questi grandi asteroidi e comete colpirono la Terra primordiale, venne rilasciata una gran quantità di energia che fuse e vaporizzò gran parte della crosta terrestre. Secondo questo nuovo modello le goccioline di roccia fusa dall’impatto si sarebbero condensate, solidificate e sarebbero ricadute sulla Terra, creando particelle di sabbia distribuite a livello globale. Meglio conosciute come “sferule da impatto”, gli studiosi hanno trovato queste particelle negli strati più sottili della crosta terrestre. Si tratta degli strati di Archeano, testimoni delle antiche collisioni del passato.

Negli ultimi anni sono stati identificati numerosi altri strati grazie a mirate perforazioni scientifiche e anche il numero totale di eventi da impatto che sono stati verificati è aumentato a dismisura. Gli attuali modelli “di bombardamento” ci dicono anche che quegli strati tardo-archeani erano fino a 10 volte superiori rispetto a quanto si pensasse in precedenza. Hanno cioè contribuito a ritardare l’ossigenazione del nostro pianeta.

I vapori da impatto hanno abbassato il livello dell’ossigeno per lunghi periodi. Poi, con il passare del tempo e la diminuzione di queste grandi collisioni, il nostro pianeta si è trasformato nella culla ideale per la vita. Non c’è dubbio che questo tipo di studi confermino, semmai ce ne fosse bisogno, quanto siamo fortunati a vivere in un pianeta come il nostro.

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