Il telescopio spaziale Hubble ha fotografato una galassia a spirale distante circa 57 milioni di anni luce dalla Via Lattea. Ecco cosa ha scoperto.

In questi giorni tutto ruota attorno al viaggio intrapreso dal telescopio spaziale James Webb, che ci consentirà di osservare fino ai confini dell’universo e in un certo senso, di guardare nel passato. Nel frattempo, però, non dobbiamo dimenticarci che Hubble, il buon vecchio telescopio lanciato in orbita negli anni ’90, continua imperterrito a sorprenderci con le sue foto. Poco prima di Natale, infatti, ci ha regalato una splendida vista su una galassia a spirale distante circa 57 milioni di anni luce dalla Via Lattea. Ecco cosa ha scoperto.

Galassia ripresa dal Telescopio Spaziale Hubble
La galassia a spirale NGC 3568 fotografata dal telescopio spaziale Hubble. Credit: NASA/ESA.

La galassia a spirale NGC 3568 fotografata dal telescopio spaziale Hubble

Questa galassia si trova nella costellazione del Centauro e nel 2014 la luce di un’esplosione di supernova ha raggiunto la Terra. Un improvviso bagliore di luce causato, appunto, dalla titanica esplosione di una stella morente. Mentre la maggior parte delle scoperte astronomiche è opera di squadre di astronomi professionisti, questa supernova è stata scoperta da astronomi dilettanti che fanno parte del Backyard Observatory Supernova Search della Nuova Zelanda. Astronomi dilettanti fanno spesso scoperte intriganti, in particolare di fenomeni astronomici fugaci, come supernove e comete.

Questa osservazione di Hubble è stata resa possibile grazie alla gran quantità di dati raccolti con il vecchio telescopio. Combinando le osservazioni effettuate dalla Terra con i dati dell’Advanced Camera for Surveys e della Wide Field Camera 3 di Hubble, gli astronomi sono riusciti a ricostruire il burrascoso passato di questa notevole galassia. In particolare si sono soffermati sulla connessione che c’è fra le giovani stelle e le nubi di gas freddo in cui si formano.

Uno degli obiettivi scientifici del James Webb sarà esplorare il ciclo di vita delle stelle, soprattutto capire come e dove nascono. Tra l’altro il nuovo telescopio spaziale sarà in grado di osservare le stelle nascenti dall’interno e in uno dei prossimi articoli vi spiegheremo le differenze tra Hubble e il James Webb. La grande sensibilità del nuovo telescopio consentirà agli astronomi di indagare direttamente sui deboli nuclei protostellari, ovvero le prime fasi della nascita delle stelle.

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