Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Gennaio. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

Messo alle spalle il solstizio d’inverno ci immergiamo nel nuovo anno partendo proprio dal cielo di Gennaio 2024. Nella seguente immagine trovate la situazione della volta celeste nel giorno 15 alle 20.

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Il cielo di Dicembre 2023
Il cielo di Gennaio il 15 alle ore 21:00. Credit: Stellarium

La partenza senza alcun dubbio a sud – est dove si erge maestosa la costellazione di Orione con la sua nebulosa omonima. Osservatela anche attraverso un binocolo perché è uno spettacolo: letteralmente una fucina di nuove stelle.

Nebulosa di Orione
M42, la Nebulosa di Orione. Credit: Francesco Cuccio

Sempre a sud – est ecco le costellazioni del Cane Maggiore (con la stella Sirio, la più brillante, apparentemente, dell’intera volta celeste) ed il Cane Minore con Procione stella guida. Sirio, Procione e Betelgeuse (di Orione) formano il cosiddetto ‘Triangolo Invernale’, un asterismo (gruppo di stelle che ricorda una forma geometrica) ben noto. Cercatelo nelle fredde notti invernali.

Triangolo invernale
Triangolo Invernale (fonte Stellarium)

Allo zenit, ecco il Perseo, il Toro (con l’ammasso delle Pleiadi) e l’Auriga. A nord continua la danza tra l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore con la Stella polare sempre riconoscibile a partire dal ‘Grande Carro’. Qui trovate la guida. A ovest, ecco il Pegaso ed i Pesci: in questa zona del cielo si trova la galassia di Andromeda che indubbiamente merita uno sguardo (visibile ad occhio nudo sotto cieli privi di inquinamento luminoso).

Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.

Osservazione dei pianeti

Immagine Apple Watch

Per gli appassionati di osservazione e fotografia planetaria, la stagione dei pianeti è sostanzialmente terminata. Ricordiamo che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni (Mercurio e Venere) coincide con la loro distanza (elongazione) massima dal Sole per ovvi motivi, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la distanza dalla terra è minima, l’illuminazione è massima e il pianeta rimane sopra l’orizzonte per tutta la notte. 

Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Marte (mag.: +1.4, dimensione apparente: 3.9”) uscito dalla congiunzione solare il 17 di Novembre, sarà visibile la mattina prima dell’alba ma sarà ancora molto vicino al sole. Occorrerà quindi attendere ancora un po’. Il 27 di Gennaio si troverà molto vicino al pianeta Mercurio. 

La Luna e Marte
Marte e la Luna. Credit: Massimiliano Veschini e Francesco Cuccio
Marte all’alba il 27 del mese. Immagine: Sky Safari app, iOS

Giove (Mag.: -2.5, dimensione apparente: 41.9”) uscito dall’opposizione il 3 Novembre scorso e in rapido allontanamento, offre ancora qualche opportunità di osservazione e di ripresa, ma bisogna far presto sfruttando i primi giorni di Gennaio. A metà mese raggiungerà il transito poco dopo le 19:00, a un’altezza di oltre 56°. 

Giove
Giove con alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
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Giove al transito a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS

Saturno (Mag.: +1.0, dimensione apparente: 15.9”) ormai lontano, ma ancora visibile la sera subito dopo il tramonto, a un’altezza sull’orizzonte di circa 27°. La visibilità del polo sud del pianeta aumenterà ancora fino al 2025.  

Le stagioni di Saturno: Photo Credit: Tom Ruen, source: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Saturnoppositions.jpg 
La visibilità del polo sud di Saturno è in aumento. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/
Saturno e alcune delle sue numerose lune. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/
Saturno al tramonto a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS

Urano (Mag.: +5.7, dimensione apparente: 3.7”) uscito dall’opposizione solare il 13 Novembre scorso, si trova ancora decentemente posizionato soprattutto verso l’inizio del mese. Ricordiamo che – in ogni caso – Urano non può essere osservato a occhio nudo. 

Urano
Urano. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/
Urano al transito a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS

Nettuno (Mag.: +7.9, dimensione apparente: 2.2”) ormai in allontanamento, lo si vedrà sorgere intorno alle 10:40, raggiungere il transito intorno alle 16:30 per poi tramontare intorno alle 22:20. Ancora visibile subito dopo il tramonto. Anche Nettuno – in ogni caso – non è visibile a occhio nudo. 

Nettuno
Nettuno. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/
Nettuno al tramonto a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS

Mercurio (Mag.: +0.4, dimensione apparente 8.4”) – a causa della sua vicinanza al sole – è sempre di difficile (e pericolosa) osservazione. Il momento migliore per osservarlo è all’inizio del mese, prima dell’alba, anche se l’altezza sull’orizzonte sarà limitata. 

Mercurio
Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
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Mercurio all’alba dell’1 Gennaio. Immagine: Sky Safari app, iOS

Venere (Mag.: -4.1, dimensione apparente: 14.1″) luminosissmo, visibile la mattina prima dell’alba. Venere darà il meglio all’inizio del mese, a causa della maggiore distanza angolare dal sole. 

Venere
Venere. Credit: Massimiliano Veschini
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Venere all’alba all’inizio del mese. Immagine: Sky Safari app, iOS 

Visibilità della Via Lattea

Gennaio permette comunque di osservare e fotografare la Via Lattea, seppur in maniera meno interessante rispetto all’estate. In questo mese infatti siamo in piena configurazione invernale. Il nucleo non è quindi visibile sopra l’orizzonte, ma durante la nottata sarà possibile osservare comunque una porzione di galassia ricca di oggetti interessanti. La Via Lattea sarà visibile già dopo il crepuscolo in direzione Ovest, e apparirà in cielo da subito con inclinazione praticamente verticale. Nel corso della notte si sposterà nettamente verso Nord Ovest e poi Nord, e contemporaneamente continuerà a tramontare.

Lo spettacolo della Via Lattea invernale!
Lo spettacolo della Via Lattea invernale! Credit: Stefano Maraggi

In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale e ritrarre l’intero arco galattico (visibile) è molto complicato, quindi sconsigliato. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia l’inizio mese o dopo il 5 gennaio, giorni in cui il nostro satellite sorgerà a notte già inoltrata, regalandoci una finestra di qualche ora. Le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal 11 Gennaio.

La Luna ed eventi celesti

L’ultimo quarto cadrà il 4 mentre la Luna nuova cadrà il 11 Gennaio ed il primo quarto il 19 Gennaio. La Luna piena ci sarà, invece, il 26 Gennaio. Il nostro Satellite è ben osservabile già con un binocolo abbastanza economico e noi vi consigliamo questo: Celestron Up Close G2 10X50 Binocolo.

La Luna
La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio

Articolo redatto daFrancesco CuccioPasquale D’AnnaStefano Maraggi