Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Giugno. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

Il mese di Giugno è caratterizzato come il primo mese dell’estate nell’emisfero boreale ed è proprio il 21° giorno di questo mese avviene il Soltizio d’Estate ovvero quando la Terra, nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole presenta in direzione della nostra stella l’angolo massimo o minimo tra il proprio asse di rotazione e il piano orbitale terrestre. Solstìzio, dal latino Solstitium, derivante da Sol «Sole» e tema di stare «Fermare, Fermarsi», ciascuno dei due istanti in cui il Sole raggiunge la massima declinazione rispettivamente 23° 27′ nord e 23° 27′ sud. Tuffiamoci nella guida al cielo di Giugno 2022.

Credit: Worpress

 Il Sole ora si trova nella costellazione del Toro e via via si sposterà verso i Gemelli

Posizione del Sole il giorno 15 di Giugno ore 12.00. Credit: Heavens Above

Ora diamo uno sguardo alla volta celeste di questo mese

Il cielo di Giugno il giorno 15 ore 00:00. Credit: Stellarium

A Est si fanno sempre più presenti le costellazioni tipicamente estive come il Cigno, l’Ercole e la Lira con la brillante Vega (αLyr) e a Nordest Cassiopea e il Cefeo si comincia ad affacciare anche il Pegaso verso tarda serata. A Nord vediamo la Giraffa, l’Orsa Minore e il Drago mentre a Nordovest troviamo la Lince, L’Orsa Maggiore e il Leone Minore. A Ovest troviamo oramai al tramonto il Leone e la Chioma di Berenice e a Sudovest si può ammirare la Vergine e il Boote con la luminosa Arturo (αBoo). A Sud possiamo individuare lo Scorpione, La Bilancia e molto più in alto la Corona Boreale a Sudest invece troviamo lo Scudo e Altair e l’Ofiuco, a notte avanzata bassa sul orizzonte si trova il Sagittario. Per le osservazioni di questo mese vi segnaliamo M9, un ammasso globulare in direzione della costellazione del Ofiuco, già individuabile con un binocolo ma per poter ammirare le stelle che lo compongono è necessario un piccolo telescopio, composto da circa 250.000 stelle è uno degli ammassi più vicini al nucleo della nostra galassia che vi dista circa 5500 anni luce.

Ammasso globulare M9. Credit: HST\NASA\ESO
Posizione di M9. Credit: Stellarium

Per i più arditi e muniti di telescopi di generose dimensioni segnaliamo il Gruppo di M81 situato tra costellazioni dell’Orsa Maggiore e della Giraffa, il gruppo distante circa 12 milioni di anni luce dalla Terra comprende le galassie M81 o Galassia di Bode e la M82 o Galassia Sigaro e pertanto è uno dei gruppi più vicini al nostro Gruppo Locale, La galassia Sigaro subisce le forze mareali della compagna anche se queste si trovano separate da una distanza di circa 200.000 anni luce. Con uno strumento di circa 150 millimetri di apertura ed un buon cielo buio e possibile ammirarle entrambe riuscendo a risolvere le strutture a spirale della Bode.

M81 e M82. Credit: Dietmar Hager, Torsten Grossmann)
Posizione Gruppo M81. Credit: Stellarium

Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.

Visibilità dei pianeti

Visibilità dei pianeti
Visibilità dei pianeti. Credit: Apple Watch

Gli appassionati di osservazione e fotografia planetaria potranno iniziare a sistemare la strumentazione in vista dell’estate e anche a scattare qualche foto, in attesa delle opposizioni che avverranno durante l’estate per Giove e Saturno, ma anche Marte intorno a Dicembre. Ricordiamo che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni (Mercurio e Venere) coincide con la loro distanza (elongazione) massima dal Sole per ovvi motivi, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la distanza dalla terra è minima, l’illuminazione è massima e il pianeta rimane sopra l’orizzonte per tutta la notte.

Marte (mag.: +0.6, dimensione apparente: 6.8”) sarà visibile la mattina prima dell’alba in direzione sud-est, sorgendo prima delle intorno alle 2:30. La sua dimensione angolare è in crescita, fino alla prossima opposizione prevista l’8 Dicembre, quando – per confronto – la dimensione apparente raggiungerà i 17”. All’inizio del Mese si troverà molto vicino a Giove, allontanandosi però progressivamente col progredire del mese.

Marte all’alba a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS
Marte
Marte. Credit: Massimiliano Veschini
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Giove (Mag.: -2.3, dimensione apparente: 38.9”) uscito dalla congiunzione solare il 5 marzo, è ora visibile prima dell’alba. Lo vedrete sorgere intorno alle 2:00 del mattino, raggiungere elevazione massima intorno alle 8:00 e tramontare intorno alle 14:00. All’alba l’elevazione sarà intorno ai 34°.

Giove all’alba a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS

Saturno (Mag.: +0.7, dimensione apparente: 17.8”) è uscito dalla congiunzione solare  il 4 di Febbraio. Inizia ad avvicinarsi il momento dell’opposizione, che avverrà a metà agosto. Sarà visibile la mattina, la sua dimensione angolare crescerà progressivamente fino appunto all’opposizione. Sorgerà intorno a mezzanotte e mezza, raggiungendo elevazione massima di circa 30° intorno alle 5:40. La visibilità del polo sud del pianeta aumenterà ancora fino al 2025.

Le stagioni di Saturno: Photo Credit: Tom Ruen, source: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Saturnoppositions.jpg
Saturno
Dopo svariati anni simili, torna visibile il polo sud di Saturno. Credit: Francesco Cuccio
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Saturno al transito (e all’alba) a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS

Urano (Mag.: +5.8, dimensione apparente: 3.4”) appena uscito dalla congiunzione solare il 5 del mese scorso, si troverà ancora piuttosto vicino al sole. Ricordiamo che – in ogni caso – Urano non può mai essere osservato a occhio nudo.

Urano al transito (e all’alba) a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS
Urano
Urano. Credit: Massimiliano Veschini
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Nettuno (Mag.: +7.9, dimensione apparente: 2.3”) uscito dalla congiunzione solare il 13 marzo scorso, sarà visibile prima dell’alba a un’altezza di circa 35°. Non facile – comunque – osservarlo in questo periodo. Anche Nettuno – in ogni caso – non è visibile a occhio nudo.

Nettuno all’alba a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS
Nettuno
Nettuno. Credit: Massimiliano Veschini
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Mercurio (Mag.: +0.6, dimensione apparente 8.2”) – a causa della sua vicinanza al sole – è sempre di difficile (e pericolosa) osservazione. Raggiungerà la massina elongazione Ovest il 16 Giugno.

Mercurio all’alba il 16 Giugno. Credit: Sky Safari app, iOS
Mercurio
Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
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Venere (Mag.: -3.9, dimensione apparente: 12.1″) sarà visibile la mattina guardando verso nord-est prima dell’alba. IL 26 del mese – invece – si troverà vicino a una bellissima luna crescente all’ 8%.

Venere e la Luna all’alba il 26 Giugno. Credit: Sky Safari app, iOS
Venere
Venere. Credit: Massimiliano Veschini
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Osservazione della Via Lattea

Maggio permette di osservare e fotografare la Via Lattea in maniera piuttosto interessante. Il nucleo non è ancora visibile sopra l’orizzonte in prima serata, ma durante la nottata sarà possibile osservarlo, proseguendo fino all’alba. La Via Lattea apparirà già dopo il crepuscolo, ma potremo osservarne solo la parte meno luminosa. Nel corso della notte, come detto sorgerà invece il luminoso e meraviglioso nucleo (indicativamente dopo le 01:00).  

Via Lattea
La Via Lattea ripresa a giugno sulle Dolomiti bellunesi. Credit: Stefano Maraggi

In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale e ritrarre l’intero arco galattico (visibile) in prima serata è complicato, quindi sconsigliato. Sarà invece abbastanza semplice farlo man mano sarà visibile il nucleo, avvicinandosi all’alba. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia quindi i primissimi giorni Giugno ma le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal giorno 24.

Visibilità della Luna e degli eventi celesti

La Luna nuova cadrà il 29 Giugno. Il primo quarto ci sarà il 7 mentre avremo la Luna piena ci sarà il 14 Giugno alle 13:52 quando il nostro Satellite si troverà ad una distanza di 363.808 km. dalla Terra. Infine l’ultimo quarto cadrà il 23. La Luna è ben osservabile già con un binocolo abbastanza economico e noi vi consigliamo questo: Celestron Up Close G2 10X50 Binocolo.

La Luna
La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio
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Dal 18 Giugno al 28 la Luna con i pianeti formerà dei veri e proprio quadri a sud ovest prima del sorgere del Sole (segnaliamo la congiunzione del 26 con Venere).Seguiranno guide! Buone osservazioni e cieli sereni.

Articolo redatto daFrancesco CuccioGiuseppe MarozzaPasquale D’AnnaStefano Maraggi