Io è senza dubbio una delle lune più affascinanti del sistema di Giove ed ora Juno ci ha regalato foto incredibili ad appena 35.500 chilometri.

La navicella spaziale Juno della NASA ha sorvolato la luna vulcanica di Giove, Io, martedì 16 maggio, e poco dopo il gigante gassoso stesso. Il sorvolo della luna gioviana è stato il più vicino mai effettuato, ad un’altitudine di circa 35.500 chilometri. Poco più grande della nostra Luna, Io è un mondo in costante tormento. Giove lo attrae gravitazionalmente continuamente (in simbiosi con le altre lune galileiane): il risultato è che Io viene continuamente “stirato e schiacciato”, provocando eruzioni dei suoi numerosissimi vulcani. Di seguito, ecco le immagini che ci ha regalato del sorvolo di due giorni fa.

Credit: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS/Kevin M. Gill/Daniel Machacek

Qualche info su questa luna peculiare di Giove

La luna Io di Giove è il mondo vulcanicamente più attivo nel sistema solare: possiede centinaia di vulcani con fontane di lava alte decine di chilometri. Come dimensioni, è leggermente più grande della Luna: infatti ha un raggio di 1.821,6 chilometri (quello del satellite terrestre è invece di 1.737 km). Fu scoperto l’8 gennaio 1610 da Galileo Galilei insieme alle tre altre lune quali Callisto, Europa e Ganimede. Questo portò alla comprensione che i pianeti nel nostro sistema solare orbitano attorno al Sole, confutando dunque la teoria geocentrica. La notevole attività di Io è il risultato di un “tira e molla” tra la potente gravità di Giove e le lune Europa e Ganimede. Le forze di marea generano un’enorme quantità di calore all’interno di Io, mantenendo gran parte della sua crosta sotterranea in forma liquida che cerca in ogni modo una “via di fuga” verso la superficie per combattere la pressione. Pertanto, la superficie di Io si rigenera in maniera costante riempiendo eventuali crateri di impatto con laghi di lava fusa e formando nuove pianure alluvionali lisce di roccia liquida. La composizione di questo materiale non è ancora del tutto chiara: le teorie suggeriscono zolfo fuso e i suoi composti (che spiegherebbero la variegata colorazione) o roccia di silicato (in accordo con le temperature). L’anidride solforosa è il componente principale della sottile atmosfera su Io mentre analisi suggeriscono che Io possegga un nucleo ferroso.

Io gioca un ruolo importante nel modellare il campo magnetico di Giove: praticamente funziona come un generatore elettrico che sviluppa una corrente elettrica di 3 milioni di ampere. Questa corrente segue il percorso di resistenza minore lungo le linee del campo magnetico di Giove fino alla superficie del pianeta, creando fulmini nell’atmosfera superiore di Giove. La magnetosfera di Giove investe i gas e le polveri della sottile atmosfera di Io ad una velocità di una tonnellata al secondo. Alcuni degli ioni vengono trascinati nell’atmosfera di Giove lungo le linee del campo magnetico e creano aurore nell’atmosfera superiore del pianeta. Gli ioni, che riescono a sfuggire, ampliano la magnetosfera di Giove più del doppio delle dimensioni che ci aspetteremmo senza la presenza di Io. Insomma un mondo incredibile!

Fonte: NASA

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