La Cometa Leonard splende al tramonto – l’avventura di fotografarla

La meravigliosa Cometa Leonard è stata più volte definita la “Cometa di Natale”, e proprio a ridosso delle festività si mostra nei cieli d’Italia, fiera, subito dopo il tramonto. L’avventura e tutti i retroscena dello scatto.

La C/2021 A1 (Leonard) o Cometa Leonard fu scoperta da Gregory J. Leonard dall’Osservatorio di Monte Lemmon il 3 gennaio 2021 e Raggiungerà il perielio il 3 gennaio 2022, esattamente un anno dopo quel giorno. È ormai soprannominata la “Cometa di Natale” in quanto ha scelto il mese di dicembre per palesarsi definitivamente nei nostri cieli, per poi pian piano allontanarsi fino ad uscire dal sistema solare (in quanto è caratterizzata da un’orbita retrograda e traiettoria iperbolica).

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Questo è il mio secondo tentativo di immortalarla, dopo quella gelida ma splendida notte di inizio dicembre (clicca qui se te la sei persa). Negli ultimi giorni, la cometa è (e sarà) visibile nei cieli d’Italia subito dopo il tramonto, in direzione sud ovest, e appare una volta tramontato il sole già piuttosto bassa sull’orizzonte. La somma di queste due caratteristiche fa si che la visione ne risenta parecchio, a causa della luce del crepuscolo che la sovrasta (il sole tramonta più o meno nella stessa direzione), e della tipica foschia invernale (unita all’atmosfera più spessa) che la offusca. Non mi lascio scoraggiare e decido di pianificare lo scatto, cercando di aggirare almeno il secondo limite. Mi dirigo così verso una location a 1500m di altitudine, scelta che si rileverà fondamentale. Una volta sul posto, inizio una camminata inoltrandomi nel bosco innevato, finché ad un tratto si apre una splendida vista sulla vallata. Le emozioni che trasmette la montagna in inverno non hanno eguali! Sono in anticipo, e posso preparare con calma l’attrezzatura mentre mi godo un terso e infuocato tramonto, una gioia per gli occhi. Lentamente appaiono le prime stelle, e davanti a me Venere, Saturno e Giove in meravigliosa congiunzione.

Passano i minuti e la notte scende velocemente, portando con se un gelido vento ed una temperatura decisamente inferiore a 0°C. I pianeti di fronte a me appaiono come veri e propri fari in cielo, utilissimi per orientarsi e scorgere finalmente la cometa Leonard. Cosa che accade poco dopo, quando in lontananza, aguzzando la vista sembra di intravederla. L’astroinseguitore è settato perfettamente ed il teleobiettivo è montato: fremo dalla voglia di verificare, così scatto immediatamente preso da curiosità e agitazione. È lei! La luce del crepuscolo è purtroppo ancora parecchia, e sovrasta abbastanza la meravigliosa cometa, come mi aspettavo. Dovrei attendere ancora ma non resisto. Gli scatti si susseguono, l’intenzione è di catturare diversi frame, che utilizzerò per le tecniche dello stacking e della multi esposizione. Ormai sappiamo come uno scatto del genere richieda alcune particolari attenzioni, e così le riprese proseguono nel gelido silenzio della notte, sensazioni pungenti che solo la montagna può regalare.

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Osservo con malinconia la cometa sparire piano piano nella foschia. È giunto il momento di rientrare, affrontando il percorso immerso nel buio della notte ma guidato dalla costellazione di Orione, sorta nel frattempo alle mie spalle. Sarei rimasto ancora ore in quel luogo magico, consapevolmente felice di aver potuto godere ancora delle sensazioni uniche che un’avventura simile sa regalare.

Clicca qui per la mappa della posizione giorno per giorno della Cometa Leonard.

Attrezzatura e dati di scatto per il cielo:

Canon Eos 6D, Canon EF 100L:

• 10x pose con astroinseguitore
• 30s
• f/4
• ISO 400

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