La NASA ha selezionato quattro piccole nuove missioni esplorative del Sole e dato il via agli studi di fattibilità.

La NASA ha selezionato quattro nuove piccole missioni esplorative avviando la fase degli studi di fattibilità che mirano ad ampliare la conoscenza della dinamica del Sole e dei fenomeni correlati, come le espulsioni di massa coronale, l’aurora e il vento solare per comprendere meglio la connessione Sole-Terra. Tutte le missioni che saranno ufficialmente scelte per diventare effettive si uniranno all’attuale flotta di missioni eliofisiche, non solo fornendo una visione più approfondita dei meccanismi del nostro universo, ma completando le mancanze dell’attuale scienza in corso e potrebbero fornire una visione nuova e più profonda dell’atmosfera solare e della meteorologia spaziale.

CINEMA e CMEx

La 'Dragon Aurora' fotografata da Marco Bastoni in uno dei sui viaggi in Norvegia
La ‘Dragon Aurora’ fotografata da Marco Bastoni in uno dei sui viaggi in Norvegia. Credit: Marco Bastoni

La missione Cross-scale Investigation of Earth’s Magnetotail and Aurora (CINEMA) lavorerebbe per comprendere la struttura e l’evoluzione dello strato di plasma terrestre – un lungo strato di plasma spaziale più denso nei campi magnetici che scorrono dietro la Terra, noto anche come “magnetotail” – utilizzando una costellazione di nove CubeSat in orbita terrestre bassa, sincrona con il Sole.

Lo scopo principale di questa missione è studiare il ruolo della struttura dello strato di plasma, nonché il modo in cui i campi magnetici della Terra trasferiscono il calore e cambiano nel tempo su più scale. CINEMA completerà le attuali missioni eliofisiche, come THEMIS (Time History of Events and Macroscale Interactionsdurante Substorms), MMS (Magnetospheric Multiscale) e la prevista missione Geospace Dynamics Constellation. 

La missione Chromospheric Magnetism Explorer (CMEx) tenterà di comprendere la natura magnetica delle eruzioni solari e di identificare le fonti magnetiche del vento solare. CMEx propone di ottenere le prime osservazioni continue del campo magnetico solare nella cromosfera – lo strato dell’atmosfera solare direttamente sopra la fotosfera, la superficie visibile del Sole. Queste osservazioni migliorerebbero la nostra comprensione di come il campo magnetico sulla superficie del Sole si collega al campo magnetico interplanetario. 

EUV CME e MAAX

Il Sole. Credit: NASA

L’Extreme ultraviolet Coronal Mass Ejection and Coronal Connectivity Observatory (ECCCO) è costituito da un singolo veicolo spaziale con due strumenti, un imager ultravioletto estremo ad ampio campo e uno spettrografo EUV per immagini unico. Le osservazioni di ECCCO contribuirebbero alla comprensione della corona centrale, della dinamica degli eventi eruttivi che lasciano il Sole e delle condizioni che producono il vento solare che fluisce verso l’esterno.

La missione affronterebbe domande fondamentali su dove hanno origine il flusso di massa e di energia che collega il Sole alla corona esterna e all’eliosfera.

Infine l’obiettivo principale della missione Magnetospheric Auroral Asymmetry Explorer (MAAX) sarebbe quello di migliorare la nostra comprensione di come l’accoppiamento elettrodinamico tra la magnetosfera e la ionosfera terrestre regola il flusso di energia aurorale. La missione utilizzerebbe due veicoli spaziali identici dotati di imager ultravioletti a doppia lunghezza d’onda per fornire immagini globali dell’aurora settentrionale e meridionale. Il ricercatore principale dello studio concettuale MAAX è Michael Liemohn dell’Università del Michigan ad Ann Arbor.

Queste selezioni di studi sui concetti di missione offrono molte promesse per la ricerca eliofisica in corso. Il potenziale per acquisire nuove conoscenze e rispondere a domande di lunga data sul campo, basandosi al tempo stesso sulla ricerca e sulla tecnologia delle nostre missioni attuali e preesistenti, è molto promettente e gli scienziati si attendono grandi risultati.

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Fonte: NASA