Le prove osservate da Perseverance sulle rocce stanno portando gli scienziati a ripensare a come fossero questi ambienti sull’antico Marte.

Nuove immagini scattate dal rover Perseverance della NASA potrebbero mostrare segni di quello che una volta era un fiume turbolento sul Pianeto Rosso. Le prime immagini del letto di un antico fiume di Marte mostrano quanto fosse più profondo e più veloce di quanto gli scienziati avessero mai visto in passato. Il fiume faceva parte di una rete di corsi d’acqua che confluivano nel cratere Jezero, l’area che il rover ha esplorato dall’atterraggio più di due anni fa.

La comprensione di questi ambienti è un ausilio per gli scienziati nei loro sforzi alla ricerca di segni di un’antica vita microbica che potrebbe essere stata preservata nella roccia marziana.

Tracce di antichi fiumi

Pinestand
La collina soprannominata “Pinestand”. Gli scienziati pensano che gli alti strati sedimentari accatastati uno sopra l’altro qui potrebbero essere stati formati da un fiume profondo e in rapido movimento. Credits: NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS

Perseverance sta esplorando la cima di un mucchio di roccia sedimentaria a forma di ventaglio, alta 250 metri e caratterizzata da strati curvi che suggeriscono vi scorresse acqua. Una domanda a cui gli scienziati vogliono rispondere è se quell’acqua scorresse in corsi d’acqua relativamente poco profondi – più vicini a ciò di cui il rover Curiosity della NASA ha trovato prove nel Gale Crater – o in un sistema fluviale più potente.

Ricuciti insieme da centinaia di immagini catturate da Perseverance, due nuovi mosaici suggeriscono un fiume decisamente imponente grazie a indizi importanti: la presenza di grani di sedimenti grossolani e ciottoli che indicano un fiume che sta trasportando molti detriti. Più potente è il flusso d’acqua, più facilmente è in grado di spostare pezzi di materiale più grandi, un fenomeno ben conosciuto e studiato anche sulla Terra.

Anni fa, gli scienziati avevano notato una serie di bande curve di roccia stratificata all’interno del cratere Jezero che hanno soprannominato “l’unità curvilinea”. Potevano vedere questi strati dallo spazio ma oggi sono finalmente in grado di studiarli da vicino, grazie a Perseverance.

Una zona all’interno dell’unità curvilinea, soprannominata “Skrinkle Haven”, è stata catturata in uno dei nuovi mosaici realizzati dal rover. Gli scienziati sono sicuri che gli strati curvi siano stati formati da un’imponente quantità di acqua che scorre, ma gli scatti dettagliati hanno aperto una discussione sulla sua tipologia: era un fiume come il Mississippi, che si snoda come un serpente attraverso il paesaggio, o forse un fiume intrecciato come il Platte del Nebraska, che forma piccole isole di sedimenti chiamate banchi di sabbia?

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Seguendo le curve

Skrinkle Haven
Il letto del fiume ripreso da Perseverance nella zona chiamata Skrinkle Haven. Credit: NASA/JPL-Caltech/ASU/MSSS

Se osservati da terra, gli strati curvi appaiono disposti in file che si increspano attraverso il paesaggio. Potrebbero essere i resti degli argini di un fiume che si sono spostati nel tempo o i resti di banchi di sabbia che si sono formati nel letto stesso. Gli strati erano probabilmente molto più alti in passato. Gli scienziati sospettano che dopo che questi cumuli di sedimenti si sono trasformati in roccia, siano stati sabbiati dal vento nel corso dei millenni e scolpiti fino alle loro dimensioni attuali.

Il vento ha agito come un bisturi che ha tagliato le cime di questi depositi. Questo genere di caratteristiche è stato osservato anche sulla Terra, ma non sono mai così ben esposte come lo sono su Marte. La terra è ricoperta di vegetazione che nasconde questi strati.

Un secondo mosaico catturato da Perseverance mostra una posizione separata che fa parte dell’unità curvilinea a circa 450 metri dalla Skrinkle Haven. La “Pinestand” è una collina isolata con strati sedimentari che si incurvano verso il cielo, alcuni alti fino a 20 metri. Gli scienziati pensano che anche questi alti strati potrebbero essere stati formati da un fiume potente, sebbene stiano valutando anche altre spiegazioni.

Questi strati sono insolitamente alti per i fiumi sulla Terra ma allo stesso tempo, il modo più comune per creare questo tipo di morfologia è la presenza di un fiume.

Il team sta continuando a studiare le immagini per scoprire ulteriori indizi, dati che sono combinati scrutando sotto la superficie grazie allo strumento radar di Perseverance chiamato RIMFAX (abbreviazione di Radar Imager for Mars’ Subsurface Experiment). Ciò che apprenderanno da entrambi gli strumenti contribuirà a una conoscenza in continua espansione sull’antico passato acquoso di Marte. È la prima volta che gli scienziati hanno osservato questo genere di fiumi su Marte e questo sta portando a considerare la possibilità di averne con una scala maggiore rispetto a prima.

Riferimenti: NASA/JPL