Lo scorso 30 marzo il Sole ha emesso un massiccio brillamento catturato dal Solar Dynamics Observatory della NASA. Ecco il video.

I brillamenti solari sono potenti esplosioni di energia. Le eruzioni solari possono avere un impatto dannoso sulle comunicazioni radio della Terra, le reti elettriche, il GPS e sui veicoli e gli astronauti in orbita. Lo scorso 30 marzo il Sole ha emesso un massiccio bagliore che è stato fotografato dal Solar Dynamics Observatory della NASA.

Il massiccio bagliore solare catturato dal Solar Dynamics Observatory della NASA, lo scorso 30 marzo. Credit: NASA

In che modo i brillamenti solari influenzano la vita sulla Terra

Questo bagliore è stato classificato come di classe X. È quella che contraddistingue i bagliori più intensi, mentre il numero che accompagna la lettera fornisce maggiori informazioni sulla sua forza. Un brillamento X2 è due volte più intenso di un X1, un X3 è tre volte più intenso, etc. La NASA monitora costantemente, attraverso i suoi potenti strumenti nello spazio, questi incredibili fenomeni che avvengono sulla nostra stella.

Quando i brillamenti solari e le successive espulsioni di massa coronale si sprigionano nello spazio, possono verificarsi tempeste geomagnetiche che colpiscono la Terra. Ne abbiamo parlato spesso: un massiccio numero di particelle entra in collisione con il campo magnetico terrestre e può causare blackout radiofonici e di navigazione, nonché le spettacolari aurore visibili negli emisferi boreale e australe a certe latitudini.

La nostra stella, in questo periodo, è assai turbolenta. Le eruzioni solari si sono verificate spesso, da metà gennaio ad oggi ed è un fenomeno abbastanza normale. D’altronde il Sole attraversa cicli di intensa attività ogni 11 anni: il cosiddetto “massimo solare” dovrebbe aver luogo a luglio 2025 e per quella data ci si aspettano foto e video senza precedenti dal Solar Orbiter dell’ESA e dalla Parker Solar Probe (che attualmente si stanno avvicinando al Sole) della NASA.

Riferimenti: