Il problema dei rifiuti spaziali sta peggiorando sempre di più. Per evitare i detriti del satellite cinese, l’equipaggio della ISS ha dovuto effettuare una manovra di emergenza: ecco cosa è successo.

Gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale sono stati costretti ad effettuare una manovra d’emergenza per cambiare orbita ed evitare una possibile collisione con i detriti spaziali di un satellite cinese. Nel corso di questi 23 anni di vita della Stazione Spaziale Internazionale, si sono verificati ben 30 incontri ravvicinati con detriti spaziali che hanno richiesto una manovra d’emergenza. Tre di questi si sono verificati solo nel 2020 e un altro a maggio, quando un minuscolo rottame ha perforato il braccio robotico della ISS aprendo un buco di 5 mm.

Il braccio robotico della ISS costruito in Canada. Credit: NASA

L’incidente di questa settimana

La collisione che stava per avvenire in questi giorni riguarda un frammento di un satellite meteorologico cinese chiamato Fengyun-1C, distrutto nel 2007 da un test missilistico anti-satellite degli stessi cinesi. Il satellite si è frantumato in più di 3500 pezzettini, la maggior parte ancora in orbita. Tra l’altro molti di questi si trovavano proprio sulla stessa orbita della ISS.

Per evitare la collisione, una navicella russa (la Progress) attraccata alla ISS ha lanciato i suoi razzi per poco più di 6 minuti. Ciò ha cambiato la velocità della Stazione Spaziale Internazionale di circa 0,7 metri al secondo, deviando la sua orbita di circa 1,2 chilometri.

Quello che detriti spaziali è un grosso problema che gli scienziati stanno affrontando. Ce ne sono migliaia in orbita attorno al nostro pianeta, alcuni grandi come un moderno campo da calcio. Ed essendo la ISS la più grande stazione spaziale orbitante, è senza dubbio l’obiettivo più vulnerabile. Orbita a 7,66 chilometri al secondo, abbastanza veloce da viaggiare da una parte all’altra d’Europa in meno di otto minuti.

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