Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Febbraio. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

Dal primo al 28 febbraio la durata del dì aumenterà di circa un’ora e 12 minuti perciò a fine mese il Sole tramonterà alle 18.00 (quindi giornate sensibilmente più lunghe). Purtroppo per noi appassionati di astronomia cominceremo a fruire di notti più brevi. Il Sole ora transita tra costellazione del Capricorno e del Acquario.

Posizione del Sole il 15 di Febbraio ore 12:00. Credit: Heaven’s Above

Ora diamo uno sguardo al panorama celeste di questo mese di Febbraio

Il cielo di Febbraio in data 15 ore 00:00. Credit: Stellarium

A Est troviamo la Vergine con la sua stella principale Spica (α Vir) distante circa 250 anni luce dal nostro Sole insieme alla Chioma di Berenice e al Boote con la brillante Arturo(α Boo). A Nordest invece troviamo la costellazione dell’Ercole insieme alla Corona Boreale. A Nord insieme alla stella Polare troviamo l’Orsa Maggiore, il Cefeo e il Drago mentre a nordovest ci sono Cassiopea, il Perseo e la Giraffa. A ovest già verso la metà del mese vedremo avviarsi al tramonto il Toro l’Auriga, Orione e i Gemelli, a Sudovest il Cane Maggiore con la brillantissima Sirio (α CMa), il Cane Minore e il Cancro. A Sud in questo periodo si presenta particolarmente spoglio con la sola eccezione dell’Idra costellazione priva di stelle particolarmente luminose ma l’osservazione di questa parte di cielo risulta gratificante in quanto molto ricca di stelle doppie. A sudest invece troviamo la piccola costellazione del Cratere e il Leone già alto nel cielo. Tra gli oggetti del cielo profondo vi segnaliamo M35 un brillante ammasso aperto visibile nella costellazione boreale dei Gemelli, catalogato da Charles Messier nel 1764. M35 si può individuare con facilità, data la sua vicinanza in cielo alle tre stelle del “piede” dei Gemelli. La distanza è stata stimata in circa 2800 anni luce, una dimensione di circa 24 anni luce di diametro; l’età è stata invece indicata sui 110 milioni di anni. Con piccoli strumenti è possibile risolvere le stelle più luminose, rivelando un gruppo quasi circolare di stelle uniformemente distribuite ma con uno strumento da 90mm l’ammasso si mostra al suo meglio, con strumenti di maggiore diametro invece è possibile vedere anche un secondo ammasso più fioco, NGC 2158.

L’ammasso aperto M35. Credit: 2MASS/NASA
Posizione M1, Nebulosa Granchio. Credit: Stellarium

Per i più arditi invece segnaliamo la Nebulosa Gabbiano (IC 2177) ai confini della costellazione del Cane Maggiore. La nebulosa appare come una lunga striscia chiara e molto debole o come un leggero alone allungato, visibile anche con un telescopio amatoriale di media potenza, la sua forma ben evidente di un gabbiano in volo in grandi telescopi, da cui il suo nome proprio.

IC 2177, la nebulosa Gabbiano. Credit: ESO
Posizione IC 2177, Nebulosa Gabbiano. Credit: Stellarium

Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.

Visibilità dei pianeti

Credit: Apple Watch

Gli appassionati di osservazione e fotografia planetaria si mettano l’anima in pace: ci troviamo – come è evidente dall’immagine sopra – in una posizione orbitale completamente sfavorevole all’osservazione dei pianeti esterni. Il consiglio – quindi – è di sfruttare i mesi invernali per fare altro, magari i primi passi di fotografia deep-space visto che – per contro – è ben visibile la costellazione di Orione che “ospita” – fra altri oggetti interessanti – la nebulosa omonima. Ricordiamo che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni (Mercurio e Venere) coincide con la loro distanza (elongazione) massima dal Sole per ovvi motivi, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la distanza dalla terra è minima, l’illuminazione è massima e il pianeta rimane sopra l’orizzonte per tutta la notte.

Marte (mag.: +1.3, dimensione apparente: 4.5”) sarà visibile poco prima dell’alba in direzione sud-est, sorgendo un paio d’ora prima del Sole. La sua dimensione angolare e distanza dal Sole tornano finalmente a crescere, fino alla prossima opposizione prevista l’8 Dicembre, quando – per confronto – la dimensione apparente raggiungerà i 17”. Per chi volesse fotografarlo, occorre quindi avere pazienza per un po’.

Marte all’alba a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS
Marte. Credit: Massimiliano Veschini
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Giove (Mag.: -2.0, dimensione apparente: 33.2”) sorgerà a Est intorno alle 8:00, raggiungendo l’elevazione massima (circa 30°) sull’orizzonte intorno alle 13:00 e tramontando intorno alle 19:00. In allontanamento rispetto all’opposizione del 19 Agosto scorso, visibile brevemente – forse – dopo il tramonto, Giove si sta avvicinando alla congiunzione solare prevista il 5 di Marzo. In seguito, Giove tornerà ad essere visibile la mattina prima dell’alba e la sua dimensione angolare tornerà – finalmente – a crescere fino alla prossima opposizione. Di nuovo, occorre pazientare un po’.

Giove al tramonto a metà mese: Immagine: Sky Safari app, iOS
Giove con alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
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Saturno (Mag.: +0.7, dimensione apparente: 15.2”) si troverà in congiunzione solare il 4 di Febbraio. Dal 5 in poi inizierà a essere visibile la mattina prima dell’alba e la sua dimensione angolare tornerà a crescere progressivamente fino all’opposizione della prossima estate. Di nuovo, occorre pazientare un po’.

Dopo svariati anni simili, torna visibile il polo sud di Saturno. Credit: Francesco Cuccio https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/
Saturno con alcuni dei suoi satelliti.
Credit: Francesco Cuccio https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Urano (Mag.: +5.8, dimensione apparente: 3.5”) in allontanamento rispetto all’opposizione avvenuta il 5 novembre scorso. Sorgerà dopo le 10:00, raggiungerà elevazione massima (60° circa) dopo le 17:00 per tramontare intorno dopo la mezzanotte, offrendo ancora qualche opportunità per l’osservazione di sera. Ricordiamo – in ogni caso – che non è comunque visibile a occhio nudo ed è quindi necessario un telescopio adeguato.

Urano al transito a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS
Urano
Urano. Credit: Massimiliano Veschini
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Nettuno (Mag.: +8, dimensione apparente: 2.2”) sorgerà intorno alle 8:30 raggiungendo l’elevazione massima (circa 40°) sull’orizzonte intorno alle 14:00, per poi tramontare intorno alle 20:00. In allontanamento dall’opposizione del 14 settembre scorso, la sua visibilità è ormai ridotta a una breve finestra temporale dopo il tramonto. Anche Nettuno – in ogni caso – non è visibile a occhio nudo.

Nettuno al tramonto a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS
Nettuno
Nettuno e Tritone. Credit: Massimiliano Veschini
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Mercurio (Mag.: +0.1, dimensione apparente 7.1”) – a causa della sua vicinanza al sole – è sempre di difficile (e pericolosa) osservazione. Il 16 di Febbraio Mercurio raggiungerà la massima elongazione ovest, agevolando l’osservazione subito prima dell’alba. L’elevazione – tuttavia – sarà bassa e l’osservazione risulterà difficile.

Mercurio all’alba il 15 febbraio. Credit: Sky Safari app, iOS
Mercurio
Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
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Venere (Mag.: -4.6, dimensione apparente: 38.9″) uscito dalla congiunzione solare del 9 gennaio, apparirà luminosissimo in questo periodo. Sarà visibile la mattina guardando verso est prima dell’alba.

Venere all’alba a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS
Venere
Venere. Credit: Massimiliano Veschini
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Osservazione della Via Lattea

Febbraio permette comunque di osservare e fotografare la Via Lattea, seppur in maniera meno interessante rispetto all’estate. In questo mese infatti siamo ancora in piena configurazione invernale. Il nucleo non è quindi visibile sopra l’orizzonte, ma durante la nottata sarà possibile osservare comunque una porzione di galassia ricca di oggetti interessanti. La Via Lattea sarà visibile già dopo il crepuscolo in direzione Nord Ovest, e apparirà in cielo da subito con inclinazione praticamente verticale. Nel corso della notte si sposterà verso Nord, e contemporaneamente continuerà a tramontare. Attenzione: negli ultimi giorni del mese il Nucleo sorgerà nelle ore prossime all’alba, sarà possibile quindi osservarlo, anche se in maniera molto fugace.

Via Lattea
Via Lattea. Credit: Stefano Maraggi

In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale e ritrarre l’intero arco galattico (visibile) è molto complicato, quindi sconsigliato. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia quindi di attendere almeno il 23-24 del mese, giorni in cui il nostro satellite sorgerà a notte già inoltrata, regalandoci una finestra di qualche ora. Le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal giorno 1 Febbraio.

Luna ed eventi celesti

La Luna nuova cadrà il 1 Febbraio alle 05:45. Il primo quarto ci sarà l’8 mentre avremo la Luna piena ci sarà il 16 Febbraio alle 16:56: infine l’ultimo quarto cadrà il 23 Febbraio. La Luna è ben osservabile già con un binocolo abbastanza economico e noi vi consigliamo questo: Celestron Up Close G2 10X50 Binocolo.

La Luna
La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio
Credit: Francesco Cuccio https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Il 2 ed il 3 Febbraio la Luna sarà protagonista a sud – ovest andando a creare dei veri e propri quadretti con Giove dopo il tramonto del Sole. Il 9 il nostro Satellite si troverà tra le Pleiadi e la stella Aldebaran del Toro. Il 27 Febbraio Luna, Marte e Venere saranno allineanti ad est prima del sorgere del Sole, a sud – est (seguiranno guide). Buone osservazioni e cieli sereni.

Articolo redatto daFrancesco CuccioGiuseppe MarozzaPasquale D’AnnaStefano Maraggi