Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Luglio. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

Durante questo mese di luglio, il giorno 4 luglio alle ore 06:47 la Terra si troverà all’afelio ovvero nel punto più lontano dal Sole che è circa di 150 milioni di chilometri condizione che può sembrare bizzarra ma non è infatti la vicinanza al Sole che genera il clima estivo caldo e temperato, bensì l’angolo di incidenza dei raggi solari. Superato il solstizio d’estate, la durata del giorno diminuisce di circa 45 minuti dall’inizio del mese. Il Sole da parte sua continua il suo percorso attraverso l’eclittica e si trova nella costellazione dei Gemelli fino al 21 per poi passare al Cancro. Immergiamoci ora nel cielo di luglio 2022.

Sole
Posizione del Sole il giorno 15 di Luglio ore 12.00. Credit: Heavens Above

Diamo uno sguardo alla volta celeste di questo mese (riferito al 15 del mese):

Cielo di Luglio
Il cielo di Luglio il giorno 15 ore 00:00. Credit: Stellarium

Il cielo di luglio sarà dominato dalla scia luminosa della Via Lattea che attraversa il cielo da nord-est a sud, attraversata a sua volta da una banda scura longitudinale, la fenditura del Cigno; proprio nella costellazione del Cigno. A Est già verso la mezzanotte possiamo osservare il Pegaso ed il Cigno e a Nordest troviamo Andromeda, Cassiopea e comincia ad affacciarsi anche il Perseo. A Nord a fare compagnia all’Orsa minore troviamo il Cefeo, il Drago e la Giraffa, a Nordovest il Leone Minore, i Cani da Caccia e l’Orsa Maggiore. A Ovest troviamo la Chioma di Berenice, il Boote con la luminosa Arturo (αBoo) e l’Ercole mentre a Sudovest troviamo la Bilancia, L’Ofiuco ed il Serpente. A Sud troviamo lo Scorpione anche se basso all’orizzonte, il Sagittario, l’Aquila e allo zenit troviamo la Lira con la brillante Vega (αLyr) e a Sudovest il Capricorno, l’Acquario e la piccola (ma non meno interessante) costellazione della Volpetta.

Le serate anche se brevi vedono il consolidarsi del asterismo che ci accompagnerà per tutta l’estate ovvero il Triangolo Estivo facilmente individuabile grazie alle tre stelle principali che lo compongono: Vega, Deneb e Altair rispettivamente Lira, Cigno e Aquila.

Il Triangolo Estivo immerso nella Via Lattea
Il Triangolo Estivo immerso nella Via Lattea. Credit: Daniele Gasparri

Questa volta vi segnaliamo M11 (noto talvolta anche come Ammasso dell’Anitra selvatica). Si trova al margine settentrionale dell’imponente nube stellare dello Scudo, scoperto nel 1681 dall’astronomo tedesco Gottfried Kirch del Berlin Observatory, é uno dei più ricchi e compatti ammassi galattici, talmente fitto da poter essere scambiato, a prima vista per un ammasso globulare. Contiene qualcosa come 2900 stelle. E’ visibile senza difficoltà anche con un binocolo come un 10×50, sebbene la risoluzione sia estremamente difficoltosa e l’aspetto rimanga nebuloso. Un telescopio da 120-150mm lo risolve quasi completamente, mostrando decine di componenti molto vicine fra loro, la cui luminosità è compresa fra la nona e la tredicesima magnitudine. Le stelle diventano centinaia con strumenti più potenti.

M11
M11. Credit: ESA/Hubble & NASA, P. Dobbie et al.
M11
Posizione di M11. Credit: Stellarium

Per chi è provvisto di strumenti di generose dimensione vi segnaliamo M27 Nebulosa Manubrio (nota anche come Nebulosa Dumbbell) è una celebre e brillante nebulosa planetaria visibile nella costellazione della Volpetta. Fu osservata per la prima volta da Charles Messier nel 1764 e fu all’epoca la prima nebulosa planetaria mai scoperta e dista circa 1360 anni luce dalla Terra Un telescopio da 114mm è già in grado di mostrare la sua caratteristica principale, una forma che ricorda vagamente quella di una clessidra a causa dei due grossi lobi brillanti che la nube possiede, strumenti più potenti consentono di poter osservare un gran numero di dettagli e sfumature.

M27
Ammasso aperto M27. Credit: HST\NASA
M27
Posizione di M27. Credit: Stellarium

Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.

Visibilità dei pianeti

Visibilità dei pianeti
Visibilità dei pianeti. Immagine Apple Watch

Gli appassionati di osservazione e fotografia planetaria potranno iniziare a sistemare la strumentazione in vista dell’estate e anche a scattare qualche foto, in attesa delle opposizioni che avverranno durante l’estate per Giove e Saturno, ma anche Marte intorno a Dicembre. Ricordiamo che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni (Mercurio e Venere) coincide con la loro distanza (elongazione) massima dal Sole per ovvi motivi, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la distanza dalla terra è minima, l’illuminazione è massima e il pianeta rimane sopra l’orizzonte per tutta la notte. Ecco i pianeti del cielo di Luglio

Marte (mag.: +0.3, dimensione apparente: 7.7”) sarà visibile la mattina prima dell’alba in direzione sud-est, sorgendo intorno all’ 1:15. La sua dimensione angolare è in crescita, fino alla prossima opposizione prevista l’8 Dicembre, quando – per confronto – la dimensione apparente raggiungerà i 17”. Si troverà piuttosto vicino al pianeta Urano verso la fine del mese.

Marte
Marte all’alba a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Marte
Marte. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Giove (Mag.: -2.5, dimensione apparente: 42.7”) uscito dalla congiunzione solare il 5 marzo, è ora visibile prima dell’alba. Lo vedrete sorgere intorno a mezzanotte, raggiungere elevazione massima intorno alle 6:30 (46° altitudine circa) e tramontare intorno alle 12:30. All’alba l’elevazione sarà comunque superiore a 45° nel cielo di luglio.

Giove
Giove all’alba a metà mese: Immagine: Sky Safari app, iOS
Giove ed alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Saturno (Mag.: +0.5, dimensione apparente: 18.5”) sarà il prossimo pianeta ad entrare in opposizione solare, prevista per il 14 agosto. Sarà visibile per gran parte della notte, sorgendo attorno alle 22:30, raggiungendo il transito intorno alle 3:30 per poi tramontare intorno alle 8:30 di mattina. La sua dimensione angolare crescerà progressivamente fino appunto all’opposizione. La visibilità del polo sud del pianeta aumenterà ancora fino al 2025.

Saturno
Saturno al transito a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Saturno
Le stagioni di Saturno: Photo Credit: Tom Ruen, source: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Saturnoppositions.jpg
Saturno
Dopo svariati anni simili, torna visibile il polo sud di Saturno. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/
Saturno ed alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Urano (Mag.: +5.8, dimensione apparente: 3.5”) è uscito dalla congiunzione solare il 5 di aprile scorso. Sarà visibile la mattina prima dell’alba a un’altitudine di circa 43°, guardando a est/sud-est. Ricordiamo che – in ogni caso – Urano non può mai essere osservato a occhio nudo.

Urano
Urano all’alba a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Urano
Urano. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Nettuno (Mag.: +7.9, dimensione apparente: 2.3”) uscito dalla congiunzione solare il 13 marzo scorso, sarà visibile prima dell’alba a un’altezza di circa 41°, guardando verso sud. Anche Nettuno – in ogni caso – non è visibile a occhio nudo.

Nettuno
Nettuno all’alba (e al transito) a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Nettuno
Nettuno. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Mercurio (Mag.: +0.7, dimensione apparente 8.4”) – a causa della sua vicinanza al sole – è sempre di difficile (e pericolosa) osservazione. Mercurio si troverà – in ogni caso – in congiunzione solare superiore il 16 del mese, rendendo l’osservazione impossibile.

Mercurio
Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Venere (Mag.: -3.9, dimensione apparente: 11.2″) sarà visibile la mattina guardando verso nord-est prima dell’alba, anche se piuttosto basso sull’orizzonte. Si troverà vicino a una suggestiva luna crescente il 27 e il 27 di luglio.

Venere
Venere all’alba a metà mese. Immagine: Sky Safari app, iOS
Venere
Venere. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Osservazione della Via Lattea

Luglio è uno dei mesi migliori per osservare e fotografare la Via Lattea. Il nucleo è visibile sopra l’orizzonte già in prima nottata. La Via Lattea apparirà in cielo indicativamente dopo le 22:30 e potremo osservarla splendidamente durante tutta la notte. In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione orizzontale in prima nottata per poi orientarsi verticalmente nella seconda parte. Nel mese di luglio, ritrarre l’intero arco galattico (visibile) con una fotografia panoramica non è troppo difficile. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia quindi di attendere almeno il 22-23 del mese, giorni in cui il nostro satellite sorgerà a notte già inoltrata, regalandoci una finestra di qualche ora. Le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal giorno 28.

Via Lattea
La Via Lattea. Credit: Stefano Maraggi
https://www.instagram.com/stefano_maraggi_photography/

Luna ed eventi astronomici

Il primo quarto ci sarà il 6 mentre avremo la Luna piena ci sarà il 13 Luglio alle 20:30 quando il nostro Satellite si troverà ad una distanza di 363.666 km (sarà una Superluna). dalla Terra. Infine l’ultimo quarto cadrà il 23. La Luna nuova cadrà il 28 Luglio. La Luna è ben osservabile già con un binocolo abbastanza economico e noi vi consigliamo questo: Celestron Up Close G2 10X50 Binocolo.

La Luna
La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio

Dal 16 Luglio al 26 la Luna con i pianeti formerà dei veri e proprio quadri a sud ovest prima del sorgere del Sole. Seguiranno guide! Buone osservazioni e cieli sereni.

Articolo redatto daFrancesco CuccioGiuseppe MarozzaPasquale D’AnnaStefano Maraggi