Per allineare gli specchi il telescopio guarderà HD 84406, una stella simile al Sole distante circa 260 anni luce dalla Terra.

Il telescopio spaziale James Webb è in orbita attorno al Sole nel punto lagrangiano L2. Si tratta della miglior posizione possibile per osservare lo spazio profondo. Ma quali saranno i primi obiettivi osservativi del telescopio? Andiamo con ordine. Prima di tutto ci vorrà ancora un po’ per mettere a punto gli strumenti. Nei prossimi giorni gli ingegneri della NASA lavoreranno per allineare i vari specchi che compongono quello più grande. Per farlo punteranno il telescopio verso un obiettivo preciso, la stella HD 84406. Si tratta di una stella molto simile al Sole distante circa 260 anni luce dalla Terra. Ecco un video twittato dal Goddard Space Flight Center della NASA.

Cosa sappiamo della stella HD 84406

Insomma, la prima cosa che vedrà il James Webb è una stella chiamata HD 84406, distante 260 anni luce dal nostro pianeta. È l’obiettivo perfetto per allineare gli specchi e raccogliere dati preziosi per la strumentazione del telescopio. Tutto deve essere perfetto, in vista delle future osservazioni. In altre parole, il telescopio testerà la messa a fuoco dei suoi 18 specchi puntando l’obiettivo verso la costellazione dell’Orsa Maggiore, dove si trova appunto HD 84406.

La stella HD 84406 è la “coda” dell’Orsa Maggiore. Ha una magnitudine visiva di circa 6,9: troppo debole per essere vista a occhio nudo. Un punto luminoso come questo è ideale per l’allineamento degli specchi. Questa stella svolgerà sì un ruolo importante in questa fase, ma non verrà studiata dal James Webb, dato che gli obiettivi del progetto sono molto più ambiziosi. Un progetto di ricerca che ci porterà più lontano di chiunque altro, nella storia dell’universo.

Oltre all’allineamento degli specchi, questa settimana ha segnato un altro importante traguardo per il telescopio spaziale. Il team che segue le sue vicissitudini dalla Terra, infatti, ha attivato l’antenna grazie alla quale sarà possibile effettuare il downlink delle osservazioni attraverso un canale che fornisce una velocità di trasmissione dati molto più elevata, rispetto al passato. Non ci resta che attendere le prime incredibili osservazioni del James Webb.

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