Gli ultimi test hanno consentito agli ingegneri di convalidare i meccanismi, i tempi e il sistema di rilascio che permetteranno al razzo di partire verso la Luna.

La NASA ha completato un’altra serie di test che riguardano il razzo che sarà protagonista della missione Artemis 1, con cui l’agenzia spaziale americana tornerà sulla Luna a distanza di decenni. I test sono stati effettuati il 19 settembre mentre il veicolo si trovava nell’High Bay 3 del VAB.

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In corso gli ultimi test per preparare il razzo alla missione Artemis 1. Credit: NASA.

Nel corso del test ai bracci meccanici oscillanti e a quelli ombelicali alla base del razzo è stato comandato di ritrarsi come faranno poi durante il conto alla rovescia finale. In questa fase sono stati controllati non solo i meccanismi di retrazione, ma anche la capsula Orion e il modulo di servizio che servirà per le missioni con equipaggio. D’altronde uno degli obiettivi della NASA è quello di portare la prima donna e la prima persona di colore sulla Luna entro il 2024, anche se molti scienziati credono che i tempi siano destinati a dilatarsi ancora.

Cosa prevede la missione Artemis 1

La missione Artemis 1 sarà la prima a prevedere questo razzo vettore Space Launch System. Si tratta di una missione di collaudo con lo scopo di dimostrare l’affidabilità del veicolo e dei sistemi principali dell’Orion. Il lancio di questo razzo, che era stato inizialmente previsto per il 2020, è stato posticipato alla fine di quest’anno. Rispetto al suo predecessore, il modulo che nelle missioni future includerà anche l’equipaggio è stato modificato per ridurne la massa e facilitare i prossimi allunaggi.

Inizialmente la missione di collaudo prevedeva un sorvolo della Luna con un rientro sulla Terra in 7-8 giorni. In realtà il piano è stato modificato per allungare la durata della missione ad almeno tre settimane, in modo da portare l’Orion su un’orbita retrograda attorno al nostro satellite. Questa decisione è stata presa nell’ottica di preparare un futuro rendezvous fra l’Orion, appunto, e un asteroide sulla stessa orbita.

Riferimenti:

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