Gli astronomi hanno un nuovo strumento che li aiuterà a capire le stelle giganti. Ciò ci consentirà di far luce anche sul destino ultimo del nostro Sole

Gli astronomi stanno capendo qualcosa in più sulle stelle giganti dell’universo. Grazie a uno studio iniziato nel 1997, sono riusciti a misurare con precisione ben 191 stelle giganti. I ricercatori hanno poi continuato a raccogliere dati importanti grazie all’interferometro di Palomar. L’autore principale dello studio è Gerard van Belle, esperto di interferometria e membro della facoltà di astronomia della Lowell. Ecco cosa ha scoperto.

Polluce è una stella gigante di colore arancione, nella costellazione dei Gemelli. È la stella gigante più vicina al nostro Sole: l’immagine ne mostra le dimensioni in rapporto proprio al Sole. Credit: Dominio pubblico.

Cosa sono le stelle giganti

Le stelle giganti sono profondamente diverse dalle altre stelle che conosciamo, o dalle cosiddette nane. In pratica hanno già esaurito tutto l’idrogeno per la fusione dei loro nuclei: rispetto a una stella “normale” con la stessa temperatura, queste stelle giganti sono più luminose e hanno un raggio più ampio. La loro luminosità varia da decine a migliaia di volte quella del Sole. Le più luminose sono anche chiamate supergiganti o ipergiganti.

Non è la prima volta che gli astronomi effettuano un’indagine dettagliata delle stelle giganti. Uno studio del 2003, ad esempio, aveva già esaminato 85 stelle giganti. Ciò ha permesso agli scienziati di raccogliere una gran quantità di dati sulle loro dimensioni e composizione. In sostanza, se qualcuno ci dicesse di che colore è una stella o ne indicasse il tipo, la scienza sarebbe in grado di dirci la loro temperatura in un modo assolutamente più preciso, rispetto al passato.

Questo tipo di studi ci aiuta anche nella ricerca degli esopianeti. Quando ne troviamo uno, quasi tutto ciò che riusciamo ad imparare su di esso è in relazione alla stella attorno alla quale orbita. Massa, luminosità e dimensioni della stella vengono utilizzate per dedurre le caratteristiche del pianeta: più sono accurate le misurazioni della stella, più lo saranno quelle che riguardano il pianeta.

Cosa c’è in serbo per il nostro Sole

Sappiamo con certezza che al termine della sua vita il Sole diventerà una gigante rossa. Aumenterà di dimensione, inghiottendo Mercurio, Venere e forse anche la Terra. Ma ci sono molte cose che non sappiamo ancora su quel processo e sulla vita delle stelle giganti, in generale.

Non ci è ancora chiaro, ad esempio, quanto si gonfino: le stime che abbiamo vanno da 10 a 100 volte le loro dimensioni ordinarie. Insomma, i nuovi dati ci aiuteranno sicuramente a capire meglio cosa accadrà al Sole quando si gonfierà e terminerà tutto il combustibile presente al suo interno. Per nostra fortuna, però, questo accadrà solo fra poco più di 5 miliardi di anni.

Prima di salutarvi vi consiglio di dare un’occhiata a questo video, un viaggio in timelapse fino alla fine del tempo, con tutti gli eventi che accadranno da qui all’eternità. Buona visione!

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