Quasi cinque ore di raffiche di vento marziano registrate grazie ai due microfoni di ultima generazione a bordo del rover. Questo tipo di tecnologia ci consente di vivere il pianeta rosso come mai prima d’ora.
Grazie ai due microfoni d’avanguardia montati a bordo del rover Perseverance della NASA, si è riusciti a registrare quasi 5 ore di raffiche di vento marziano, oltre ai suoni delle ruote del veicolo che scricchiolano sulla ghiaia e il ronzio delle “braccia” del rover. Questo tipo di tecnologia ci consente di vivere Marte in una maniera del tutto nuova ed è come se fossimo davvero lì. Per ascoltare le ultime registrazioni cliccare qui.
Nuovi suoni di Marte registrati dal rover Perseverance
Questo tipo di microfoni rappresentano una risorsa importante, per il futuro di Marte e delle esplorazioni spaziali. D’altronde Perseverance è la prima sonda a registrare i suoni del pianeta rosso utilizzando questo tipo di microfoni. Uno si trova su un lato del rover, l’altro sul cosiddetto “albero” di Perseverance, a completare la strumentazione che comprende anche il laser SuperCam per studiare le rocce e l’atmosfera marziana.
Il microfono “corporeo” di Perseverance è stato fornito dal Jet Propulsion Laboratory della NASA, nel sud della California, mentre lo strumento chiamato SuperCam è stato sviluppato dal Los Alamos National Laboratory (LANL) del New Mexico e da un gruppo di laboratori di ricerca francesi del Centre National d’Etudes Spatiales (CNES).
Alcune di queste registrazioni stanno aiutando gli scienziati a capire meglio come è fatta l’atmosfera del pianeta. Dopotutto il suono viaggia attraverso le vibrazioni dell’aria e il microfono montato sul “braccio” di Perseverance si trova in una posizione ideale per monitorare le “microturbolenze”, quei piccoli spostamenti dell’aria che ci permettono di ascoltarne il battito vitale, per così dire.
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