Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Ottobre. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

Ottobre ci introduce nel vivo della stagione autunnale caratterizzata da una minore esposizione alla luce del Sole e sancita anche dal ritorno, nei paesi dell’Unione Europea, all’ora solare. Essa entrerà in vigore nella notte fra sabato 24 e domenica 25 ottobre. Alle 3 del mattino le lancette dovranno essere spostate indietro di un’ora, ossia alle 2. Come di consueto iniziamo dal Sole che si troverà nella costellazione della Vergine fino al 31, poi continuerà il suo percorso fino al il suo ingresso nella Bilancia. Ora con l’aiuto delle immagini diamo un’occhiata al cielo di Ottobre.

Sole
Posizione del Sole in al 15 Ottobre ore 12:00. Credit: Heavens-Above
La cromosfera solare
La cromosfera solare. Credit: Giuseppe Marozza
https://www.facebook.com/giuseppe.marozza

Le costellazioni

A nordest si potrà seguire l’ascesa della coppia Perseo-Cassiopea e il sorgere del l’Auriga con la brillantissima Capella (α Aurigae), seguite già dalle luci del Toro con la bellissima stella Aldebaran (α Tauri) che, assieme alle Pleiadi, rappresentano le avanguardie del cielo invernale. A Nord sull’orizzonte, l’asterismo del Grande Carro si troverà al punto più basso del suo percorso nel cielo. Spostandoci a Nord-ovest, Boote ed Ercole saranno già al tramonto e ad ovest troviamo il Triangolo estivo Vega, Altair e Deneb (rispettivamente Lira, Aquila e Cigno anch’essi al tramonto). A Sud-ovest invece troviamo il Capricorno e l’Acquario e proseguendo verso Sud e Sud-est troviamo i Pesci, La Balena e l’Eridano. A Est lo scenario si completerà con il sorgere di Orione con la sua stella principale Betelgeuse (α Orionis), protagonista di molti articoli negli ultimi mesi e dei Gemelli con le sue stelle più brillanti Castore (α Geminorum) e Polluce (β Geminorum).

Il cielo di Ottobre
Il cielo di Ottobre. Credit: Stellarium

Allo Zenit ecco il Cefeo e il Pegaso. All’interno di quest’ultimo troviamo la costellazione di Andromeda dove è anche possibile osservare l’omonima galassia con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo).

Andromeda
La Galassia di Andromeda. Credit: NASA/HST

Vale la pena segnalare l’ammasso globulare M30 nella costellazione del Capricorno (visibile con un buon binocolo). Si tratta di in ammasso molto denso composto da circa 600.000 stelle racchiuse in un volume sferico di circa 90 anni luce. M30 ha un’età stimata di circa 13 miliardi di anni e al suo interno sono state scoperte di recente un grande numero di stelle “vagabonde” blu ovvero stelle che non sono legate gravitazionalmente ad altre quindi libere di girovagare ed interagire con altre stelle.

Ubicazione di di M30 e foto dell’ammasso globulare. Credit: NASA/HST

Per i più arditi e muniti di telescopi di discreto diametro segnaliamo invece una nebulosa planetaria molto suggestiva nella costellazione del Acquario: si tratta di NGC 7293 o più comunemente chiamata Nebulosa Elica (Helix Nebula) da non confondere con la Nebulosa Anello anche se molto simile per forma e dimensioni situata invece nella Lira.

Foto della Nebulosa Elica e ubicazione. Credit: NASA/HST

Questa nebulosa è una delle più vicine alla Terra: si trova a circa 650 anni luce e ha una dimensione di circa 2,5 anni luce. Essa è il risultato delle ultime fasi del ciclo evolutivo di una stella di massa comparabile a quella del nostro Sole ed è composta dal gas e dalle polveri espulsi dalla stella. Con telescopi di diametri importanti è possibile individuare la nana bianca rimasta al centro della nebulosa. In tempi recenti viene anche chiamata “Occhio di Dio”.

Visibilità dei pianeti

Il cielo di ottobre sarà ricco di eventi astronomicamente rilevanti. Protagonista del mese è Marte, il “Pianeta Rosso”, che tornerà in posizione favorevole all’osservazione e alla fotografia dopo un paio di anni di assenza. La posizione della sua orbita, infatti, fa sì che le opposizioni avvengano a oltre due anni di distanza una dall’altra. L’opposizione di Marte non sarà, tuttavia, l’unica del mese.

Pianeti
La posizione dei pianeti

Marte (mag.: -2.6, dimensione apparente: 22.3”) raggiungerà l’opposizione il 13 di ottobre, con illuminazione, quindi, al 100%, distanza minima dalla Terra e quasi 50° di elevazione sopra l’orizzonte. Non sarà difficile trovarlo nel cielo, anche a causa del suo caratteristico colore rosso, come sempre verso Est. Marte sarà piuttosto vicino al suo perielio, ovvero si troverà a distanza minima dal Sole, rendendolo ancora più luminoso. Il 29 di ottobre, infine, si assisterà ad una spettacolare congiunzione con una Luna quasi piena.

Marte
Marte. Credit: Massimiliano Veschini
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Giove (mag.: -2.3, dimensione apparente: 38.7”), ormai lontano, sorgerà in pieno pomeriggio e sarà ancora possibile vederlo, dopo il tramonto, nel cielo di Sud-Ovest, con un’elevazione massima nei dintorni dei 21°. Per chi volesse osservarlo e fotografarlo, con un po’ di fortuna sarà ancora possibile farlo anche se il periodo non è ottimale.

Giove
Giove con alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Saturno (mag.: +0.5, dimensione apparente: 16.8”) si troverà sempre poco più a est di Giove e qualche grado di elevazione in più. Valgono, quindi, le stesse considerazioni. Tuttavia la presenza degli anelli rende Saturno particolarmente interessante (anche fuori opposizione) sia per l’osservazione e sia per la fotografia in quanto sarà possibile vedere l’ombra del pianeta proiettata sugli anelli a causa dell’illuminazione non più frontale.

Saturno
Saturno con alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Urano (Mag.: +5.7, dimensione apparente: 3.8”) raggiungerà l’opposizione il 28 di ottobre. Ricordando che non è visibile ad occhio nudo, per chi volesse cimentarsi con l’osservazione o la fotografia, con strumenti adeguati, questo è il periodo migliore.

Urano
Urano. Credit: Massimiliano Veschini
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Mercurio (Mag.: 0.0, dimensione apparente: 6.6”) raggiungerà la massima elongazione est il 1 di ottobre. A causa della sua vicinanza al Sole, è sempre di difficile osservazione se non, in questo periodo, poco dopo il tramonto quando, però, sarà molto basso sull’orizzonte.

Mercurio
Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
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Nettuno (Mag.: +7.8, dimensione apparente: 2.3”) in allontanamento rispetto all’opposizione avvenuta l’11 di Settembre. Così come Urano, anche Nettuno non è visibile se non con un telescopio idoneo.

Nettuno
Nettuno. Credit: Massimiliano Veschini
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Venere (Mag.: -4.0, dimensione apparente: 14.3”) sarà visibile nel cielo della mattina, prima dell’alba, per tutto il mese di ottobre ad est.

Venere
Venere. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Visibilità della Via Lattea

Nonostante l’estate sia oramai conclusa, ottobre permette ancora di osservare e fotografare la Via Lattea in maniera interessante. In questo mese il nucleo non è più completamente visibile sopra l’orizzonte, ma durante la primissima parte della nottata parte di esso sarà osservabile. La Via Lattea sarà visibile già dopo il crepuscolo in direzione Sud Ovest, e apparirà in cielo da subito con inclinazione praticamente verticale. Nel corso della notte si sposterà nettamente verso Ovest e contemporaneamente continuerà a tramontare.

La Via Lattea
La Via Lattea. Credit: Stefano Maraggi
https://www.instagram.com/stefano_maraggi_photography/

In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale, ma ritrarre l’intero arco galattico (visibile) è davvero complicato, quindi sconsigliato. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia quindi di attendere almeno il giorno 10 del mese, giorni in cui il nostro satellite sorgerà a notte già inoltrata, regalandoci una finestra di qualche ora. Le notti migliori sono quelle di Luna nuova, a partire dal giorno 17.

Ecco un articolo per approfondire:

La Luna ed eventi astronomici

Il nostro satellite raggiungerà la fase di Luna piena il giorno 1 ottobre ed anche il 31 ottobre: questo evento è noto come Luna blu (non cambia il colore ma è il nome che viene dato a due pleniluni nello stesso mese). L’ultimo quarto cadrà il 10 ottobre e la Luna nuova il 16 ottobre. Il primo quarto seguirà il 23 ottobre.

La Luna
La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

La Luna sarà protagonista di vari incontri celesti: il 2 ottobre sarà in congiunzione con Marte ed il 14 con Venere. Il 22 ed 23 ottobre il nostro satellite tornerà protagonista con Saturno e Giove ed il 29 sarà nuovamente in congiunzione con il Pianeta Rosso (seguiranno guide per ogni evento).

Buone osservazioni e cieli sereni

Articolo redatto da: Francesco Cuccio, Giuseppe Marozza, Pasquale D’Anna, Stefano Maraggi

Immagini di: Massimiliano Veschini, Francesco Cuccio, Giuseppe Marozza e Stefano Maraggi

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