Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Settembre. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

Settembre è il mese dell’equinozio d’autunno che segna l’addio all’estate (nel 2020 è previsto per martedì 22 settembre alle ore 13:31). Il termine equinozio deriva da un’espressione latina AEQUINOCTIUM formato da AEQUUS cioè “uguale” e da NOX ossia “notte” che significa “notte uguale” (al giorno). In parole povere, il dì e la notte avranno quasi la stessa durata. Con l’accorciarsi delle ore di luce i pianeti Giove e Saturno saranno ancora protagonisti delle osservazioni ancora per buona parte della sera anche se tramonteranno sempre più in anticipo insieme a Marte che ha una visibilità maggiore fino a diventare protagonista durante la notte. Lo stesso sarà in opposizione nel mese di Ottobre.

La Terra nel giorno dell'equinozio
La Terra nel giorno dell’equinozio. Credit: Wikipedia
 

Sole e costellazioni

Cominciamo il nostro percorso della sfera celeste con il Sole che si trova nella della costellazione del Leone e che via via continuerà il suo percorso attraverso l’eclittica verso la costellazione della Vergine.

Sole
Posizione del Sole in data 15 Settembre ore 12:00. Credit: Heavens Above.com
Sole
Alcune protuberanze solari riprese durante il mese di Agosto. Credit: Giuseppe Marozza https://www.facebook.com/giuseppe.marozza
Altre protuberanze solari di agosto. Credit: Giuseppe Marozza https://www.facebook.com/giuseppe.marozza

Partendo da Est troviamo la costellazione del Toro con la sua stella principale Aldebaran; continuando verso Sud-est troveremo la costellazione della Balena. Le sue stelle principali sono: α Ceti, Menkar (α Ceti) una stella dal colore rosso vivo (una gigante rossa) di magnitudine 2,5 e Dened Kaitos (β Ceti) con una magnitudine di 2,04 (una gigante arancione).

Volta celeste
Il cielo di settembre in data 15 Settembre ore 00:00. Credit: Stellarium

Verso Sud troveremo invece l’Aquario ed il Capricorno e verso Ovest l’Ercole che si prepara a tramontare insieme alla Corona Boreale situata a Nord-Ovest. In Direzione Nord, troviamo l’Orsa Maggiore con il suo asterismo ben noto come “Grande Carro” nella sua continua rotazione attorno alla stella Polare senza tramontare mai. A Nord-est infine la costellazione della Auriga facile da individuare, grazie alla sua forma a pentagono e la sua stella più brillante Capella (α Aurigae) di colore giallo-oro è la terza stella più luminosa del cielo dopo Arturo e Vega. È una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, ed è anche una delle 88 costellazioni moderne. E’ seguita da Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata e nelle immediate vicinanze scorgeremo il Cefeo e anche Cassiopea riconoscibile con la sua forma a “W”.

Andromeda
Ecco la Galassia di Andromeda (M31). Credit: Adam Evans

Verso lo zenit troveremo anche il Pegaso e la costellazione di Andromeda dove è anche possibile osservare l’omonima galassia con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo). Tra Perseo e Cassiopea c’è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto “Doppio Ammasso del Perseo“. I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l’uno dall’altro.

Perseo
Doppio ammasso stellare in Perseo

Il “Doppio Ammasso” è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo (o con piccoli rifrattori). Ciò permette di ammirare entrambe l’alta concentrazione di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.

Il triangolo estivo

Il Triangolo estivo, formato dall’unione dei vertici delle tre stelle che lo compongono Vega, Altair e Deneb) che ha dominato lo spazio sopra le nostre teste per tutto Luglio e Agosto, si sposta lentamente verso l’orizzonte a Ovest dove infine tramonterà.

Osservazione e visibilità dei pianeti

La prima metà del mese sarà ancora favorevole per l’osservazione di Giove e Saturno, ormai in allontanamento dopo le rispettive opposizioni avvenute nel mese di luglio. Saturno in particolare mostrerà la propria ombra sugli anelli in quanto non più illuminato frontalmente dal nostro punto di vista.

Pianeti
La posizione dei pianeti

Giove – il più luminoso (mag.: -2.5, dimensione apparente: 42.6”) – sarà facilmente identificabile a occhio nudo e chi volesse cimentarsi con un telescopio non avrà difficoltà a rivivere l’esperienza di Galileo osservando anche i suoi quattro satelliti principali: Europa, Ganimede, Io e Callisto.

Giove
Giove con alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Giove ha un periodo di rotazione particolarmente corto, compiendo una rotazione ogni 10 ore circa. Sarà quindi piuttosto semplice apprezzare i dettagli della sua superficie gassosa e, in particolare, la “Grande Macchia Rossa”, una vasta tempesta anticiclonica di colore rosso acceso che spicca su uno sfondo giallo-marrone ricco di dettagli intricati. Dopo il tramonto guardate, quindi, verso sud.

Saturno – (Mag.: +0.4, dimensione apparente: 17.6”) sarà meno evidente di Giove a occhio nudo ma sempre ben visibile: anche in questo caso, puntate i telescopi perché la sua bellezza e quella dei suoi anelli composti di ghiaccio, roccia e polveri sono spettacoli che meritano di essere visti.

Saturno
Saturno. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Marte – (Mag.: -2.2, dimensione apparente: 20.9”) si avvicina all’opposizione, che avverrà il 13 di Ottobre, trovandosi in una posizione quindi sempre più favorevole all’osservazione con l’avanzare del mese. Non sarà difficile riconoscerlo per via del suo caratteristico colore rosso: sorgerà intorno alle 22 a metà settembre, presentando un’illuminazione della superficie del 95% circa. Durante la notte tra il 5 e il 6 settembre Marte si troverà in congiunzione con la nostra Luna.

Marte
Marte. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Mercurio – (Mag.: -0.0, dimensione apparente: 6.0”) seguirà il Sole per tutto il mese, raggiungendo la massima elongazione (est) il 1 di ottobre. Il momento migliore per osservarlo è quindi poco dopo il tramonto, prima che tramonti esso stesso.

Mercurio
Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Venere – (Mag.: -4.2, dimensione apparente: 18.5”) risulterà molto luminoso e ben visibile prima dell’alba e risulterà particolarmente alto sull’orizzonte (38° – 36°). L’illuminazione (il 15 Settembre) sarà del 65% circa.

Venere
Venere. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Nettuno – (Mag.: +7.8, dimensione apparente: 2.4”) raggiungerà l’opposizione l’11 di settembre. E’ questo il momento migliore per osservarlo o fotografarlo, purché si possieda strumentazione adeguata.

Nettuno
Nettuno. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/

Urano – (Mag.: +5.7, dimensione apparente: 3.7) – anch’esso non visibile senza strumenti adeguati – si troverà per tutto il mese abbastanza vicino a Marte. Raggiungerà l’opposizione il 28 di ottobre.

Urano
Urano. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/
Visibilità della Via Lattea

Nonostante l’estate stia oramai volgendo al termine, settembre permette ancora di osservare e fotografare la Via Lattea. Infatti, in questo mese il nucleo è comunque visibile sopra l’orizzonte, anche se solo durante la primissima parte della nottata. Essa sarà visibile già dopo il crepuscolo in direzione Sud – Sud Ovest, e apparirà in cielo da subito con inclinazione quasi verticale. Nel corso della notte si sposterà nettamente verso Ovest e contemporaneamente il nucleo inizierà a tramontare.

Via Lattea
La Via Lattea. Credit: Stefano Maraggi
https://www.instagram.com/stefano_maraggi_photography/

In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale, ma ritrarre l’intero arco galattico (visibile) è davvero complicato, quindi sconsigliato. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importate avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia quindi di attendere circa la metà del mese, giorni in cui il nostro satellite sorgerà a notte inoltrata, regalandoci una finestra di qualche ora. Le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal giorno 17.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare una guida specifica per l’individuazione e la fotografia della Via Lattea.

Ecco un articolo per approfondire:

La Luna ed eventi astronomici

Il nostro satellite raggiungerà la fase di Luna piena il giorno 2 settembre. L’ultimo quarto cadrà il 10 settembre e la Luna nuova il 17 settembre. Il primo quarto seguirà il 24 settembre.

La Luna
La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

La Luna sarà protagonista, inoltre, di vari incontri celesti. Il 5 settembre sarà vicinissima a Marte a partire dalle 22 ad est; il 14 settembre incontrerà Venere a notte inoltrata; il 24 ed il 25 settembre la Luna, Giove e Saturno formeranno uno splendido trio visibile già in prima serata a sud.

Buone osservazioni e cieli sereni

Articolo redatto da: Francesco Cuccio, Giuseppe Marozza, Pasquale D’Anna, Stefano Maraggi

Immagini di: Massimiliano Veschini, Francesco Cuccio, Giuseppe Marozza e Stefano Maraggi

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